Legge elettorale, Brunetta: “No al premio alla lista o salta il patto del Nazareno”

“Se Renzi insiste con il premio di maggioranza alla lista avrà la responsabilità di rompere lui il patto del Nazareno“. Gli effetti del caso della norma salva-Berlusconi, congelata fino a dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, sembrano ricadere sui rapporti tra Forza Italia e Pd. Il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, ha minacciato la fine dell’accordo segreto tra il premier e Berlusconi, se non verrà ritirata la modifica dell’Italicum che prevede appunto il premio alla lista vincente e non alla coalizione. In caso di vittoria al primo turno (la soglia è al 40%) il primo partito otterrebbe 340 seggi. In caso di vittoria al ballottaggio sono 327.”La nostra posizione sulla riforma della legge elettorale è molto chiara – ha dichiarato Brunetta al programma La Telefonata -Berlusconi e Forza Italia sono contrari al premio di maggioranza dato alla lista. Siccome questa è una innovazione voluta dal solo Renzi e non da noi, chiediamo al governo e alla maggioranza, al Senato, di ritirare questo specifico emendamento, perché se non viene ritirato noi non lo voteremo e se non si vota salta ovviamente il patto del Nazareno, in ragione del fatto che le modifiche devono essere concordate e consensuali”, ha concluso il capogruppo di Fi. Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi oltre che eurodeputato, aggiunge che da una parte “il patto del Nazareno deve reggere a questa bufera”, dall’altra, ma dall’altra ribadisce che Forza Italia voterà contro il premio alla lista e non alla coalizione.
Nel partito crescono i malumori dati dagli ultimi sondaggi, che danno Forza Italia al 16%, almeno 4 punti sotto la Lega, ormai primo partito del centrodestra. I malpancisti azzurri, fittiani in testa, sono sempre più convinti che sostenere il governo in questo modo porta solo una fuga di voti. Da qui la necessità di puntare i piedi, almeno ufficialmente, sulla legge elettorale, ma senza provocare strappi. A palazzo Madama intanto riparte la discussione in aula sull’Italicum. Nel pomeriggio è in programma un incontro tra Renzi e i deputati del Partito Democratico.