Chi sarà il talento emergente del 2015? Nell’attesa, proviamo ad ipotizzare un 11 ideale composto da soli giovani italiani, atleti che nel 2014 si sono confermati o che per la prima volta hanno calpestato i terreni di gioco della Serie A, facendo emergere qualità importanti e scoprendo, contemporaneamente, le emozioni e le difficoltà del professionismo.

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In uno sbilanciatissimo 3-4-3, fondamentale è il ruolo del portiere. In attesa di rivedere in campo il ragazzo di ghiaccio Simone Scuffet (lasciato a maturare come secondo, nell‘Udinese di Stramaccioni), la maglia n°1 del nostro 11 ideale e forse anche della nazionale futura, spetta di diritto a Mattia Perin (22), con l’atalantino Marco Sportiello (rivelazione di questo campionato) pronto a subentrargli, seguito a distanza da Cragno, Bardi e Leali.

I tre centrali di difesa che più hanno impressionato, soprattutto da settembre in poi, sono stati sicuramente l’empolese Daniele Rugani (20), il blucerchiato Alessio Romagnoli (19) e il clivense Cristiano Biraghi (22). Se quest’ultimo è ancora alla ricerca di continuità nelle prestazioni, ma comunque ammirabile per la sua duttilità in campo, i suoi colleghi di reparto si sono assicurati già da adesso un posto rispettivamente nella Juve e nella Roma del futuro e forse, anche per loro una maglia azzurra. Da tenere d’occhio altri due giovani difensori in forte crescita che però mancano ancora di continuità: Fornasier (Samp) e Bianchetti (Empoli).

In mediana non può sicuramente mancare la qualità e la quantità dell’atalantino e da più di un anno uomo mercato Baselli (22) affiancato, in zona centrale, dal genoano Rolando Mandragora (17), schierato per la prima volta titolare da Gasperini in Genoa-Juventus (non una partita qualsiasi) dello scorso 29 ottobre e vera sorpresa del 2014. Pronti a mettersi in mostra col nuovo anno, un altro genoano, Stefano Sturaro e il cagliaritano scuola Inter Lorenzo Crisetig, un po’ penalizzato dalla non brillantissima stagione dei sardi (a questo punto si spera nella cura Zola), ma sicuramente in crescita dopo la passata stagione a Crotone nel campionato cadetto. Stesso discorso vale per un altro giovane cresciuto nella cantèra nerazzurra, Luca Garritano (20) anche se finora non ha trovato tantissimo spazio, ma che posizioneremo a destra del nostro centrocampo (in alternativa Luca Rizzo della Samp). Sul lato opposto un ragazzo che il salto di qualità lo ha già compiuto e che con i suoi 23 anni diventerebbe il “veterano” del gruppo: stiamo parlando di Roberto Soriano, neo azzurro, che da inizio stagione sta impressionando per la sua duttilità in campo e nell’alto rendimento, uomo fondamentale nell’ascesa in campionato della squadra di Mihajlovic.

Per l’attacco sono tanti i giovani in lizza per 3 maglie. I nomi scontati sono quelli di Simone Zaza (nuovo punto fermo della nazionale di Conte) e Manolo Gabbiadini (probabilmente prossimo rinforzo del Napoli di Benitez), mentre col nuovo anno potrebbero guadagnare punti l’attaccante dell’Empoli Pucciarelli e il fiorentino Bernardeschi, ancora fermo ai box dopo lo sfortunato infortunio di inizio novembre. Però nel nostro giovanissimo tridente, in posizione di prima punta, ci sarà il rosanero Andrea Belotti (21), un attaccante che ha sempre dato il suo contributo in campionato e indispensabile nell’under 21 di Gigi Di Biagio. Ai suoi lati andranno i due mancini Domenico Berardi (20) e Federico Bonazzoli (17).

Se il primo possiede grandi numeri, ma pecca ancora in “berardate”, il secondo sta stupendo tutti (Mancini compreso) per qualità e carattere. Nonostante le presenze in prima squadra si contino ancora sulle dita della mano, non facciamo fatica a credere che questo ragazzo raggiungerà obbiettivi personali importanti nei prossimi anni.

Concludendo, si potrebbe avere una formazione completamente italiana con un’età media di appena 20 anni circa (20,27 per la precisione) che di certo non sfigurerebbe nel nostro campionato, con alcuni elementi già di sicuro affidamento (Perin e Soriano su tutti) ed altri in prospettiva molto interessanti (come i diciassettenni Bonazzoli e Mandragora).

In queste ore di frenetico e squattrinato calciomercato, forse sarebbe più opportuno guardare con attenzione nei propri vivai: una riflessione in più per i nostri direttori sportivi.

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