Le autorità indonesiane ritengono di aver localizzato in fondo al mare la fusoliera dell’aereo AirAsia QZ8501 scomparso dai radar domenica, tra GiavaSingapore, con 162 persone a bordo. Non è ancora chiaro se l’Airbus precipitato sia spezzato in diversi tronconi o ancora intero. Lo ha riferito un ufficiale dell’Agenzia nazionale di ricerca e salvataggio. Un’immagine registrata dal sonar utilizzato nelle ricerche ha individuato un grande oggetto scuro sul fondale marino. “È a circa 30-50 metri” di profondità, ha spiegato il funzionario che guida le operazioni di ricerca.

Intanto nove corpi sono stati recuperati nel mare di Giava dalle squadre che si occupano delle ricerche. Lo hanno riferito mercoledì mattina media indonesiani, precisando che le ricerche procedono estremamente a rilento a causa del maltempo. Secondo quanto riferito da un responsabile dell’agenzia di soccorso indonesiana, una delle vittime aveva addosso il giubbotto di salvataggio, mentre un’assistente di volo era riconoscibile dall’uniforme rossa dei dipendenti della compagnia aerea. Alcuni cadaveri erano ancora vestiti, il che potrebbe indicare che l’Airbus A320-200 fosse intatto quando ha toccato la superficie del mare. La scatola nera e le registrazioni della cabina di pilotaggio devono ancora essere recuperate.

→  Sostieni l’informazione libera: Abbonati rinnova il tuo abbonamento al Fatto Quotidiano

Articolo Precedente

Dalla rivolta in Crimea al disgelo tra Usa e Cuba: 2014 di rivoluzioni e orrori raccontato dalle immagini

next
Articolo Successivo

Henry Kissinger: una lezione da tenere a mente

next