Tre anni di reclusione. E’ questa la condanna inflitta a Trieste all’ingegner Andrea Guglielmo, incaricato della verifica statica del palco che crollò il 12 dicembre 2011 nel capoluogo, prima del concerto di Jovanotti. Nell’incidente del PalaTrieste morì un operaio che stava lavorando al montaggio, Francesco Pinna, 19 anni, altri 12 lavoratori rimasero feriti.

La sentenza di primo grado prevede per Guglielmo un anno per disastro colposo e due per omicidio colposo e lesioni colpose. L’avvocato difensore, Vittorio Fasce, ha annunciato l’appello, parlando di “processo estremamente complicato”. Il pm Matteo Tripani aveva chiesto 3 anni e 4 mesi. La difesa puntava all’assoluzione.

Quella a Guglielmo è la prima condanna che arriva per il crollo del palco al PalaTrieste. L’ingegnere non è il solo imputato nel procedimento ma, a differenza di Loris Tramontin, titolare della Azalea Promotion che aveva organizzato il concerto, aveva chiesto il rito abbreviato. Per Tramontin, rinviato a giudizio, il processo inizierà il 9 marzo 2015. Un terzo imputato, Egidio Conte, titolare della società incaricata della fornitura e montaggio della struttura, è morto pochi mesi fa. Per tutti i reti contestati sono disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurime.

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