Altro che Scilipoti e Razzi, la diciassettesima legislatura si accinge a battere ogni record di trasformismo. Dal marzo del 2013 ad oggi, stando ad un dossier diffuso nei giorni scorsi da openpolis, sono stati 155 i cambi di casacca in poco più di due anni di legislatura. Numeri da capogiro se pensiamo che nella precedente, quella dal 2008 al 2013, quella della campagna acquisti di Silvio Berlusconi e della fuoriuscita di Gianfranco Fini e dei suoi fedelissimi dal Pdl, i voltagabbana si fermarono a quota 160. Questa volta, invece, il fenomeno appare fuori controllo e investe personaggi come Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto e Beatrice Lorenzin – che nel dicembre dello scorso anno in occasione del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi lasciarono il partito dell’ex Cavaliere e fondarono Ncd – fino ad arrivare all’ultimo dei parlamentari.

Cifre alle mano in cima all’elenco dei transfughi con ben quattro spostamenti spicca il nome del senatore Luigi Compagna (Ncd). Docente universitario, alla quarta legislatura, da sempre definitosi un liberale, Compagna oggi milita nel Ncd di Angelino Alfano dopo esser stato eletto nella lista del Pdl, essersi iscritto per un solo giorno, il 19 marzo del 2013, al gruppo “Misto”, avere abbracciato “Grandi Autonomia e Libertà”(Gal) per otto mesi, avere annusato per poche settimane il gruppo di Alfano ed essere ancora (ri)-tornato fra le fila del Gal. Oggi “l’ascaro di Berlusconi” – si definì così più di un anno fa  in un’intervista al Messaggero – non ci sta a passare per “voltagabbana” e si giustifica così: “Dal Gal sono andato al Ncd per votare con convinzione la fiducia al governo Letta”.

La medaglia di argento spetta invece a Paolo Naccarato. Lo storico collaboratore di Francesco Cossiga eletto fra le fila della Lega Nord, passa quasi subito a Grandi Autonomie e Libertà per poi trasferirsi nel Ncd e ora ancora nel Gal. Conoscitore delle dinamiche del palazzo come pochi, in queste ore esorcizza nel segno della “responsabilità” il ritorno alle urne: “Oggi Farinetti dice: ‘Fatta la legge elettorale, Renzi vada al voto nel 2015′”.  Io dico no, sto con Napolitano, le  elezioni anticipate sono un’anomalia italiana”.

Poco sotto ottiene la medaglia di bronzo la deputata Fucsia Nissoli. Folgorata dall’ex premier Mario Monti, ha militato fino ad oggi in tre gruppi diversi: Scelta Civica per l’Italia, il “Misto”,“Per l’Italia”. E, secondo le malelingue di Montecitorio, sarebbe attratta dal nuovo corso renziano di Largo del Nazareno. La lista continua e annovera ex comunisti come Gennaro Migliore, che da vendoliano di ferro è rimasto folgorato sulla strada della Leopolda. E oggi è fra gli animatori del fronte dei renziani della seconda ora. Per non parlare del siciliano Giuseppe Compagnone. La sua è una storia nel segno della “responsabilità e dell’autonomia”. Da fedelissimo di Raffaele Lombardo è stato candidato ed eletto nelle liste campane del Pdl. Nel marzo del 2013 aderisce al Misto, ma dopo qualche giorno comprende che il suo habitat naturale risiede nel gruppo del Gal.

Ad ogni modo analizzando dettagliatamente il dossier di openpolis si scopre che dal rimescolamento dei gruppi parlamentari ci guadagna maggiormente il Pd di Matteo Renzi. Tra Camera e Senato Largo del Nazareno segna un saldo positivo di più 18. In questi mesi il gruppo democrat è cresciuto maggiormente, e, secondo le rilevazioni del centro studi, gli acquisti sono tutti avvenuti dopo la scalata di Renzi a Palazzo Chigi. Forza Italia, invece, è il partito con il saldo negativo maggiore –  il termometro segna meno 58 – in virtù della fuoriuscita della compagine alfaniana che fra Monetcitorio e Palazzo Madama annovera circa 60 parlamentari. Saldo negativo anche per il Movimento Cinque Stelle che da inizio legislatura ha perso ben 22 parlamentari. Un saldo negativo che rischia di peggiorare giorno dopo giorno. In virtù dello tsunami interno al movimento di Grillo e Casaleggio.

Twitter: @GiuseppeFalci

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