La Lega perde uno dei suoi storici poltronifici. La provincia di Varese dopo 21 anni di incontrastato governo padano passa al Pd (con l’aiuto di Cl). Sono gli effetti del ddl Delrio, che ha rivoluzionato l’elezione del presidente e del consiglio provinciale, decretando la débâcle del Carroccio in tutta la Lombardia. È il dato varesino a destare stupore, qui nel 1993 è stato eletto il primo presidente di provincia leghista, Massimo Ferrario (oggi direttore della sede Rai della Liguria) ed è qui che ha spiccato il volo Marco Reguzzoni, presidente fino al 2008, anno della sua elezione alla Camera. Ed è sempre qui che è stato eletto Dario Galli.

Dopo 21 anni il vento è cambiato e sulla poltronissima di Villa Recalcati siede Gunnar Vincenzi (Pd), che è arrivato a conquistare il 60% dei consensi dei grandi elettori anche grazie all’appoggio del Nuovo Centro Destra, riproponendo così sul territorio un’alleanza dal sapore renziano. 

La crisi della roccaforte. “Rammaricato e deluso” il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi: “Persa la Provincia di Varese per ‘decreto’ del Governo Renzi che ha esautorato gli elettori di votare”, puntando poi il dito contro il Ncd (che in provincia di Varese si legge Cl), determinante nello spostamento dell’asse politico di un territorio storicamente leghista verso centrosinistra. Matteo Bianchi ha rimesso il proprio mandato al segretario federale Matteo Salvini, non prima però di aver chiesto l’estromissione del Nuovo Centro Destra dalle giunte delle città di Varese e di Busto Arsizio, aprendo così una nuova falla nel tormentato panorama del centrodestra, che sta conoscendo una crisi senza precedenti proprio in uno dei suoi territori di riferimento. 

Da Forza Italia alla Lega gli attacchi sono tutti per il ciellino Raffaele Cattaneo (Ncd), presidente del consiglio regionale lombardo (dove governa assieme alla Lega e a Forza Italia), che dal canto suo si difende con una lettera aperta: “Io sto dove le mie idee e le mie convinzioni trovano più spazio. Il campo di gioco di queste mie idee è stato il campo moderato e popolare, del centrodestra”, dichiarando poi la distanza dalle posizioni “estremiste e xenofobe” di Salvini e puntualizzando infine: “sono e resto di centrodestra”. Intanto lo scatto che immortala il ciellino Cattaneo assieme al vincitore Gunnar Vincenzi, al segretario provinciale del Pd Samuele Astuti e quello regionale Alessandro Alfieri ha già fatto infuriare l’altro alleato, Sel, che accusa il Pd di aver condotto una campagna acquisti sottobanco, imbarcando Ncd senza il consenso dell’intera coalizione.  

I risultati in Lombardia. La Lega non ha perso solo Varese, il 12 ottobre si è votato anche in altre provincie lombarde. A Brescia ha vinto Pier Luigi Mottinelli che ha ottenuto il 67,54% dei voti, ha preso il posto del leghista Daniele Molgora (presidente tra 2009 e il 2014). A Como il nuovo presidente è Maria Rita Livio (Pd), qui la Lega governava dal 1997 con Armando Selva prima e Leonardo Carioni poi. A Lecco c’era un candidato unico, Flavio Polano che ha preso il posto del leghista Stefano Simonetti. La provincia di Monza-Brianza è ora nelle mani di Gigi Ponti (Pd), dalla fondazione dell’ente nel 2009 era amministrata da una giunta Lega-Pdl retta da Dario Allevi.

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