De Magistris è un uomo che in un qualunque Paese avrebbe avuto una medaglia”. Pochi giorni dopo la condanna di primo grado, il popolo arancione partenopeo si ricompatta attorno al suo sindaco di Napoli. Prima con un gruppo sui social network con tanto di ashtag, #iostoconluigi, poi con veri e propri incontri per organizzare mobilitazioni a sostegno del primo cittadino. “Un gruppo di cittadini hanno deciso di riunirsi in uno spazio aperto e supportare le iniziative che il sindaco vorrà fare per la città e la difesa della giustizia che in questi giorni sta affermando”, spiega Pino De Stasio, consigliere di Municipalità che ha ospitato finora due incontri nel suo bar, affollatissimo. Inutile dire che qui nessuno pensa che De Magistris debba dimettersi. “Sono preoccupato di quello che sta succedendo – dice Sandro – chi ha indagato adesso paga, mentre quelli che sono stati parte di un sistema criminale in Calabria adesso sono a piede libero”. Ma le parole di De Magistris sui magistrati non ricordano quelle di Berlusconi? “A una analisi molto superficiale sì, ma l’attacco di B. era a tutta la magistratura in quanto ordinamento dello Stato a lui contrario. Qui la critica va a una sentenza in particolare”. E la sua ostinazione non rischia di indebolire ulteriormente la città? “Assolutamente no, Napoli si indebolirebbe se gettasse la spugna: al momento lui è il baluardo della legalità e il baluardo contro certi poteri che hanno governato a Napoli per vent’anni”  di Andrea Postiglione

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