“L’articolo del Fatto è stato al centro della nostra discussione sul destino di Donato Bruno”. Nel tardo pomeriggio di lunedì da Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, sede nazionale di Forza Italia, filtrano queste parole. Parole che rimandano ad una riunione “riservata” che avrebbe avuto come protagonisti i maggiorenti del partito. Per intenderci, Denis Verdini, i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, e il consigliere politico dell’ex Cavaliere, Giovanni Toti.
Oggetto dell’incontro “top secret” la posizione dell’avvocato parlamentare di Forza Italia candidato per un posto di giudice alla Corte Costituzionale, ma sul quale pesa un’inchiesta della Procura di Isernia rivelata una settimana fa dal Fatto Quotidiano, e che giorno dopo giorno si arricchisce di nuovi tasselli. “E’ evidente che gli articoli del Fatto – riferiscono fonti vicine ai vertici di FI- hanno indebolito la posizione di Bruno. Se venisse tutto confermato, infatti, verrebbe ritirata immediatamente la candidatura. Ma noi al netto di Bruno attendiamo anche il passo indietro di Violante. I due, infatti, camminano in tandem”.
Ecco perché l’ordine di scuderia che lunedì sera, dai vertici di Forza Italia, partirà all’indirizzo di tutti i cellulari dei parlamentari forzisti sarà il seguente: “Domani (martedì 30, ndr) per la Consulta si voterà scheda bianca”. Berlusconi, infatti, ad Arcore per il suo compleanno e per alcune riunioni sulle provinciali, avrebbe delegato la decisione finale a Denis Verdini, regista del Patto del Nazareno. Il quale certamente nelle prossime ore, o comunque martedì mattina, sentirà il presidente del Consiglio Matteo Renzi per concertare l’elezione dei due giudici della Consulta.
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