“Con un avviso di garanzia parlare di commissariamento è prematuro, domani chiederò un incontro con il procuratore della Repubblica di Milano, ma allo stato attuale si può escludere”. Così il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, commenta il nuovo filone d’indagine su Expo 2015 che coinvolge Antonio Acerbo, direttore del Padiglione Italia e commissario delegato per il progetto ‘Vie d’acqua. “E’ una notizia preoccupante, Acerbo è un personaggio chiave, sono comunque vicende precedenti ai nostri controlli – specifica ancora Cantone – non mi sento di dare un consiglio su un passo indietro, domani ho l’incontro ad Expo e capirò se ci sono conseguenze a livello operativo”. L’ex magistrato solleva anche un problema normativo e di deroghe continue al codice sugli appalti: “Di sicuro è inadeguato ai tempi, oggi ogni grande opera è realizzata in deroga, questo ci fa capire quanto il codice sia da riformare”. Altro tema toccato è la legge sul voto di scambio politico mafioso varata ad aprile. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha messo in discussione la formulazione del nuovo reato, difficile da perseguire. “Non è una norma complicata, confermo il mio parere precedente, è una buona legge – risponde così Cantone – l’interpretazione assunta dai giudici è quella minoritaria in giurisprudenza, oggi serve punire anche le modalità mafiose, per il voto di scambio generale ci sono altre norme”  di Irene Buscemi

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