Con un’intervista molto schietta, Cesare Prandelli interviene sulla polemica sollevata da Giuseppe Rossi in seguito alla sua mancata convocazione al Mondiale. Secondo il commissario tecnico, infatti, portare Rossi in Brasile “era un rischio troppo grande, non me la sono sentita”, ma “gli ho detto subito che non sarebbe stato tra i 23 convocati”.  Tuttavia, dopo la sua esclusione l’attaccante della Fiorentina ha twittato: “Tutti dicono fuori forma: chiedete a chiunque i valori dei test in settimana e della partita. Vi stupirete”.

Prandelli chiarisce tutta la vicenda, fin dal momento delle pre-convocazioni: “Con Rossi mi sono incontrato a Coverciano prima di dare la lista dei 30. Volevo parlare con lui e avvisarlo che aveva fatto pochi minuti, che non lo avrei inserito tra i pre-convocati. Lui mi chiese di chiamarlo comunque, che mi avrebbe sorpreso. In quel momento gli ho detto che non era nei 23, gliel’ho ripetuto due volte. Poi ho capito che chiamarlo (al ritiro, ndr) poteva essere un messaggio per tutti: un ragazzo che sta lottando da 4-5 mesi, che soffre, determinato. Poteva essere una bella storia da raccontare”, sottolinea Prandelli.

“Abbiamo iniziato a lavorare – prosegue il ct  – l’ha fatto sempre bene, con entusiasmo e voglia di fare. Prima della partita, l’ultima (con l’Irlanda, ndr), gli ho detto che valutando gli allenamenti avevamo visto che dal punto di vista fisico andava bene, ma avrei voluto qualcosa in più in campo, avrei voluto vedere quei gesti che i giocatori inconsciamente fanno dopo un trauma. Avrei voluto vedere un attaccante che gioca da attaccante. L’ho anche messo davanti togliendo Immobile. E non ho visto quello che volevo vedere”, ammette Prandelli. “Io ho una grande responsabilità nei confronti della squadra. Sarebbe stato facile sceglierlo, saremmo stati tutti contenti, ma il rischio era troppo grande”, ha concluso.

Prandelli torna anche sulla polemica nata sul presunto ‘no’ di Mattia Destro a un’eventuale convocazione come riserva. L’attaccante della Roma, infatti, ha dichiarato di “non aver rifiutato alcun ruolo ufficiale in Nazionale”. Il ct chiarisce anche questo episodio: “Gli avevo chiesto se eventualmente era a disposizione per venire in Brasile a fare la riserva. Lui mi ha detto: “ci penso”. Il giorno dopo, al colloquio definitivo, dove ho voluto con me Gabrele Pin,abbiamo comunicato a Mattia che due punte centrali le abbiamo già e che come punta esterna ho scelto Insigne, ribadendo che per me è un giocatore importante e sarà importante. Ma le scelte sono scelte e vanno accettate. Destro mi ha risposto che non aveva nulla da dirmi. A quel punto, gli ho detto che fino al 13 giugno era disponibile per la Nazionale”, conclude Prandelli. 

Al termine della conferenza stampa Prandelli parla dei 23 convocati, elogiando la condizione fisica di Mario Balotelli: “Sta benissimo, è affaticato ma dal lavoro. Non ha mai lavorato così tanto e bene, lo trovo in forma straordinaria“. Anche su Antonio Cassano le impressioni sono positive: “Sta bene, non gioca perché facciamo delle scelte diverse. L’ho detto dal primo giorno, ci sono 23 titolari. Impossibile pensare che la squadra giochi per tre partite con gli stessi, dobbiamo metterli in condizione tutti e 23″. L’unico rimpianto per il ct resta l’infortunio che Riccardo Montolivo ha riportato durante l’amichevole con l’Irlanda: “E’ un’assenza molto grave, è un giocatore che ha raggiunto una maturità tattica incredibile, può giocare in tutti i ruoli del centrocampo”.

Articolo Precedente

Mondiali Brasile 2014: all’Amazzonia chi ci pensa?

next
Articolo Successivo

Mondiali Brasile 2014: tra calcio, esercito e nuove speranze

next