Focus sulla Repubblica Centrafricana, dove il 26 aprile, 16 civili, tra cui 3 operatori di MSF, sono stati uccisi nell’Ospedale di Boguila. In Etiopia, invece, 90.000 sud sudanesi sono fuggiti dalla guerra che infuria nel loro paese. Si sono rifugiati a Gambella, nella zona occidentale dell’Etiopia, e hanno un disperato bisogno di assistenza. Sul fronte del Kenya, un’indagine del 2012 ricorda che una persona su quattro, a Ndhiwa, era HIV-positiva. L’epidemia continua a diffondersi e ogni anno due persone su cento contraggono il virus dell’Aids. Il ricordo va anche alla Giornata Mondiale contro la Malaria è l’opportunità di accendere i riflettori su una nuova strategia di prevenzione. La chemio-profilassi antimalarica aiuta a ridurre il numero di bambini che si ammalano durante il periodo di punta, che va da luglio a ottobre. Infine, MSF richiede sempre di più i servizi di fisioterapia durante i suoi interventi di emergenza. Parte integrante della fase post-operatoria, il lavoro dei fisioterapisti è fondamentale per fornire cure di qualità

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