“Le mie dimissioni sono state responsabili ma non libere. Ci sono state molte pressioni”. Silvio Berlusconi interviene nel programma Coffee break su La7 e commenta così le dichiarazioni sui fatti del 2011 da parte dell’ex ministro degli esteri Usa Tim Geithner. Il politico americano nel suo libro “Stress test” afferma che alcuni funzionari Ue avrebbero cercato di mettere in piedi un piano per far cadere l’ex Cavaliere. Un’ipotesi di cui il Presidente della Repubblica dice di non essere mai stato a conoscenza. “Non è vero”, continua Berlusconi, “che Napolitano mi ha sbugiardato perché io ho chiesto cosa fosse successo nell’occasione del G20, non ho detto cose sui fatti italiani. Non è vero che Napolitano ha fatto qualcosa contro mie affermazioni”. E poi continua chiedendo una commissione di inchiesta parlamentare per fare luce sugli avvenimenti. 

Ma non solo caso Geithner, l’ex Cavaliere parla anche dell’inchiesta su Expo. “Io non ho mai incontrato nessuno, il signor Frigerio è un vecchio democristiano, mi fa la cortesia di mandarmi suoi pensieri sulla situazione economica mondiale ed Italiana, tant’è vero che li abbiamo ritrovati e il mio legale li va a consegnare oggi alla procura. Questi pensieri erano staccati dalla realtà e a questi aggiungeva una nota su alcuni frasi famose che prendeva dalle sue letture”. E assicura che non ci sono responsabilità di Forza Italia nella questione. Ma non solo Expo, Berlusconi ha sulle spalle la condanna della sentenza Mediaset: “Non mi sono dimesso perché questa sentenza è stata costruita, infondata e assurda, ma visto che io siamo in un Paese tanto democratico io non posso parlare di magistratura”. Parla poi di Marcello Dell’Utri: “Non ho consigliato io a lui di fuggire in Libano. Ha sbagliato. Però Dell’Utri lo conosco dall’università, è di una bontà e una cultura difficili da trovare in altre persone“. Scajola e Dell’Utri, secondo Berlusconi: “Sono persone che hanno storie personali, mi addolora che hanno avuto queste cose, da tempo non partecipano alla vita del partito. Dell’Utri è una persona di una bontà ed onestà e cultura mai viste”.

Continua poi con le elezioni Europee, il futuro del governo, ma soprattutto gli alleati. Berlusconi interviene su tutti i temi caldi della campagna elettorale e se la prende, innanzitutto con il Movimento 5 stelle: “Grillo è un pericolo reale per il nostro Paese. E’ assimilabile ai più terribili e sanguinari della storia. Non è solo uno che sbraita ma è un distruttore aspirante dittatore con Casaleggio che gli fa da suggeritore. Il leader M5S punta a distruggere il Parlamento, i delegati che lui vuole sono quelli del web a cui comandano lui e Casaleggio. Ha annunciato anche una nuova marcia su Roma. Io non l’ho mai annunciata e pensata. Sono la persona più serena e democratica che esiste”. 

Pensa poi al futuro della politica italiana: “Nel 2018 il premier non sarò io e non si può dire chi sarà perché i leader non spuntano come funghi”. L’esempio? Matteo Renzi: “Pensiamo a Renzi che è stato catapultato a palazzo Chigi – ha detto Berlusconi – Chi se lo sarebbe potuto immaginare?”. Cosa farà Renzi nel 2018? “Non si possono fare previsioni, io penso potrebbe recare danno all’interessato fare una previsione per cui mi astengo”. Ma il governo durerà fino al 2018? Berlusconi non ha dubbi: “Secondo me no, le condizioni dell’economia sono tali per cui non si arriva al 2018, le elezioni ci saranno tra un anno, un anno e mezzo”.

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