Si è anche giocato, sabato sera. E la Coppa Italia se l’è presa il Napoli battendo la Fiorentina 3-1. In un clima surreale e solo dopo la trattativa tra Questura e Gennaro Di Tommaso, capoultrà napoletano con un pedigree penale importante e una maglietta inneggiante all’assassino dell’ispettore Filippo Raciti. Non è stato risparmiato anche l’inno di Mameli, fischiato da buona parte dello stadio. Almeno in campo, però, lo spettacolo con la ‘s’ maiuscola non è mancato nonostante le assenze pesanti di Gomez e Cuadrado. E a decidere la finale, in una squadra schierata con dieci stranieri, è stato il napoletano Lorenzo Insigne che ha griffato la partita con una doppietta nei primi 20 minuti.

Al 5’ lo ‘scugnizzo’ scalda il piede impegnando Neto. Sei minuti dopo conclude un’accelerazione di Hamsik rientrando sul suo piede preferito e sparando un tiro perfetto nella porta viola. Bastano altri cinque giri di lancette e ancora Insigne trafigge la Fiorentina: nuovo contropiede, questa volta di Higuain, cross che inganna tutta la difesa e il tiro dell’attaccante partenopeo trova anche la complicità di un piede di Tomovic che manda fuori tempo Neto. Due a zero e Montella che vede i suoi squagliarsi davanti alla prepotenza del Napoli. L’allenatore viola mischia le carte e cambia spesso di posizione Borja Valero, migliore in campo tra suoi e il primo a impensierire Reina con un tiro da fuori. Il Napoli sembra padrone della gara ma al 28’ un lampo di Vargas riaccende la Fiorentina.

Nel secondo tempo le squadre si allungano, gli spazi si ampliano ma nei primi venti minuti succede poco. Solo al 71’ Reina deve intervenire su un tiro di Mati Fernandez. Due minuti dopo, Giuseppe Rossi torna in campo dopo l’infortunio di gennaio per aumentare il peso offensivo alla ricerca del gol che prolungherebbe la finale. Prima di Pepito, ci pensa Inler a dare una mano alla Fiorentina beccando il secondo cartellino giallo al 78’. Negli ultimi dodici minuti, dopo una bella risposta di Neto su Pandev, Benitez e il pubblico di fede partenopea tremano su una bella giocata di Matri che innesca Ilicic con la difesa azzurra sbilanciata. Lo scavetto dello sloveno però si spegne a pochi centimetri dal palo, con Reina ormai battuto. La Fiorentina non fa in tempo ad organizzare l’ultimo assalto nei 4’ minuti di recupero che Mertens la fulmina consegnando la Coppa Italia al Napoli.

Benitez ottiene l’ennesima conferma di quanto il Napoli, nelle partite secche, sia squadra capace d’imporre la propria filosofia di gioco. Alla Fiorentina restano un pugno di mosche in mano, una bacheca ancora vuota nell’era Della Valle e il dilemma di come sarebbe potuta andare con l’attacco progettato in estate. Ma in fondo, all’Olimpico, nessuno gioisce davvero.

Tabellino

Fiorentina (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Go.Rodriguez, Savic, Pasqual (57’ Fernandez); Aquilani (82’ Matri), Pizarro, Vargas; Borja Valero; Ilicic, Joaquin (72’ Rossi). Allenatore Montella

Napoli (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernández, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon, Hamšík (’63 Mertens), Insigne (81’ Behrami); Higuain (71’ Pandev). Allenatore Benitez

Reti: 11’ e 17’ Insigne; 28’ Vargas, 92’ Mertens

Ammoniti: 9’ Borja Valero, 35’ Albiol, 40’ Ilicic, 47’ Tomovic, 49’ Inler, 65’ Fernandez, 77’ Insigne

Espulsi: 78’ Inler per doppia ammonizione 

Twitter: @AndreaTundo1

Articolo Precedente

Serie B, il Palermo torna in A dopo un solo anno di Purgatorio in cadetteria

next
Articolo Successivo

Calcioscommesse, droga e affari. Dietro alla violenza il business delle curve

next