Bagarre in aula al Senato tra il Movimento 5 Stelle e il senatore di Forza Italia, Francesco Nitto Palma, sulla chiusura anticipata della discussione generale del ddl sul voto di scambio mafioso che modifica l’articolo 416 ter del Codice Penale. La “ghigliottina”, che dà direttamente il via libera al voto sul provvedimento, è stata duramente attaccata dai senatori M5S e il presidente di turno Roberto Calderoli ha più volte minacciato la sospensione della seduta per porre fine alla bagarre. La miccia della polemica si registra con l’intervento del senatore pentastellato Maurizio Santangenlo, che accusa, tra le urla di dissenso delle altre forze politiche: “Non meritate di essere chiamati onorevoli. Lo tsunami qui dentro vi circonderà, non vi trincerate nell’oscurità di questa aula. Qui non c’è una finestra. Ve lo diciamo in maniera garbata: vi accompagneremo giorno dopo giorno, uno per volta, considerando la vostra età avanzata, fuori di qui. Vi indicheremo la direzione per tornare alle vostre dimore, con calma. Andrete tutti a casa, ricordatevelo, tutti a casa”. E definisce “azione vigliacca” la richiesta di applicare la ‘ghigliottina’. A difendere il ddl contro le accuse del M5S c’è il presidente della Commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, tra i firmatari della richiesta di chiusura anticipata della discussione generale. Il senatore di Forza Italia ricorda le sue battaglie contro la mafia, condotte quando era magistrato e si rivolge al M5S polemicamente: “E allora, senatore Giarrusso… dove stava lei e i senatori del M5S eletti in provincia di Catania, quando chi vi parla arrestava Nitto Santapaola? Voi parlate di antimafia, noi operiamo contro la mafia. E per questo fa un oggettivo favore alla mafia chi fa tardare l’entrata in vigore della legge”. Tra i fischi e le urla del M5S, Nitto Palma si infuria e rivolgendosi ai parlamentari pentastellati, avverte: “Te devi stà zitto. Con me non giocate, ve lo dico

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