Nunzia De Girolamo (Ncd) si è dimessa da ministro dell’Agricoltura. Lo ha fatto domenica sera, spiazzando un po’ tutti. Sulle motivazioni che l’hanno spinta, si moltiplicano le voci sulla sua possibile iscrizione nel registro degli indagati. Ma si tratta, appunto, di voci visto che la De Girolamo non è indagata nella vicenda relativa alla gestione delle nomine dell’Asl di Benevento. “Voglio salvaguardare la mia dignità“, ha detto l’ex ministro. Eppure le ragioni del suo passo indietro, per noi del Fatto, sono chiarissime: a partire dal 7 gennaio, in solitaria, abbiamo scritto ogni giorno il perché era indifendibile. A eccezione del Movimento 5 Stelle (sua la mozione di sfiducia contro il ministro che doveva essere votata nei prossimi giorni), Tg e grandi giornali si siano tenuti alla larga dal caso, mentre su il Fatto Quotidiano e su ilfattoquotidiano.it sono stati pubblicati articoli e interecettazioni audio che dimostano come la De Girolamo abbia utilizzato il suo potere per scopi personali
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