Venne sfregiata con l’acido, gettato in viso per ordine del compagno. E oggi, “per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito”, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Lucia Annibali, avvocatessa di Pesaro, l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana. Occasione, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tante le iniziative e gli appelli lanciati oggi in tutto il Paese in occasione di questa giornata. Anche Rosaria Aprea, la miss di Macerata Campania (Caserta) che lo scorso 12 maggio subì una violenza da parte del compagno, incoraggia le donne: “Aprire la porta di casa e denunciate“. Lei non lo fece nonostante i calci e i pugni, che la costrinsero 19 giorni in ospedale, dove subì tre operazioni e perse la milza. “Una cicatrice ricordo di un amore malato che era stato più forte delle violenze fisiche e psicologiche”.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta – che per l’occasione porta appuntato sulla giacca un drappo rosso – ha dichiarato: “Vogliamo dichiarare guerra alla violenza contro le donne”. “Adesso – continua il premier in una conferenza stampa a palazzo Chigi – il tema di fondo è che ci sono degli strumenti e vanno applicati: le leggi e le norme da sole non bastano, sono importanti, ma è assolutamente necessario per un Paese come un nostro l’applicazione”, sottolineando che la lotta contro la violenza deve essere una battaglia culturale a 360 gradi.
Il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un’intervista al Tg3, si sofferma sulle spese che l’Italia deve affrontare per sostenere le vittime dei soprusi: “Ogni anno in questo nostro Paese a causa delle violenze sulle donne si spendono 17 miliardi di euro tra assistenza medica psicologica, giudiziaria, mancato lavoro e il danno subito dalla donna”. La Boldrini ha poi incontrato a Montecitorio, Denise, la figlia di Lea Garofalo, la donna che si è ribellata alla ‘ndrangheta e che è stata uccisa per questo dal marito. “Mi è sembrato giusto incontrare proprio oggi una persona come Denise che è vittima due volte: della mafia e della violenza alle donne. Mi è sembrato un modo emblematico per dire basta a tutto questo”, ha detto il presidente della Camera.
In tanto, in varie città, si sono tenute iniziative per celebrare la giornata internazionale. A Roma la Cgil ha appeso a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza, uno striscione con scritto: “Vive nella lotta” e “Stop femminicidio”. A Firenze verrà esposto un lungo drappo rosso sul balconcino di Palazzo Vecchio, sede del Comune. Mentre Pesaro si è fermata oggi per 109 secondi di silenzio, in memoria delle 109 donne uccise in Italia fra gennaio e ottobre.