“Sulle prove scritte si legge in controluce il nome dei candidati”. A rivelare le irregolarità nel “concorsone” è lo stesso sindaco di Roma, Ignazio Marino in una conferenza stampa straordinaria. Bandito nel 2010 per la selezione di 1.995 persone da inserire nell’organico dell’amministrazione capitolina, il concorso era partito solo nel febbraio 2012 dopo che le preselezioni erano state al centro di una querelle con tanto di ricorso al Tar tra le ditte in gara per l’appalto. “Abbiamo disposto delle verifiche a campione e da qui sono emerse le irregolarità – spiega il primo cittadino – adesso aspettiamo la risposta dell’Avvocatura e dell’ufficio del Personale delle Risorse umane del Comune che stanno analizzando la questione”. Approfondimenti che si attendono già nelle prossime 48 ore. “Se da un’ulteriore indagine emergessero illeciti – continua il sindaco – trasmetteremo tutto alla magistratura. Se fossi un candidato – conclude – sapere che l’anonimato non è stato garantito non mi farebbe di certo stare tranquillo”  di Annalisa Ausilio

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