I lavoratori dell’autonoleggio Avis Budget di Malpensa (Milano) sono in presidio permanete dal 2 settembre. 17 operai si danno il cambio da giorni davanti ai cancelli del deposito di auto di fronte al terminal 2 dell’aeroporto, per evitare che qualcuno possa ritirare le centinaia di mezzi bloccati. Un’iniziativa di lotta, come spiega Renzo Canavesi della Cub, organizzata contro la decisione aziendale di “licenziare tutti gli addetti al Car Care per poi terziarizzare le attività a società create ad arte da ex funzionari Avis”. I lavoratori chiedono che l’azienda si impegni a ricercare un partner solido e credibile, in grado di garantire un futuro alle loro posizioni lavorative: “La nostra è un’azienda che va bene, in Borsa continua a crescere e per stessa ammissione dei dirigenti non ci sono problemi di soldi, per di più in un settore, quello dell’autonoleggio, che sta crescendo nonostante la crisi. Vogliono solo snellire la struttura, ma lo fanno sulla nostra pelle”. La protesta iniziata a Malpensa si è già estesa a Linate, dove altri lavoratori hanno iniziato ad organizzare presidi. Sono in tutto 58 le persone sul territorio nazionale che rischiano di piombare in una situazione di forte precarietà o, ancor peggio, di perdere il posto di lavoro  di Alessandro Madron

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