Eccomi qui nel bel mezzo della pausa estiva per cercare di divulgare al massimo una fondamentale informazione che invece cercano di far scivolare sotto il sudore del mezzo agosto. Sto parlando del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente.

Attenzione, perché chi ha avuto voglia e tempo di verificare i contenuti delle modifiche in corsa, avrà anche constatato l’inghippo. Una sberla in piena faccia a famiglie, persone con disabilità ma anche persone in condizione di disagio.

A volte ho la netta sensazione che chi ci governa non sappia davvero di che pasta sia fatta l’Italia.

Avere una casa diventa un errore. Avere tra i 40 e i 70 anni è inammissibile perché per questo trentennio o si vive di un lavoro avuto in precedenza o si deve morire di fame. Se poi non si era dipendenti ma autonomi c’è pronta anche la forca. E se invece nel nucleo c’è la disabilità ci regalano un biglietto gratuito per la camera a gas.

Già oggi non è che sia panacea. I servizi , quasi tutti in realtà, in mano alle cooperative. Enti che comincio a d avere in antipatia, perché nel mio piccolo ventaglio di esperienze noto solo prosopopea e arroganza . E un po’ troppo spesso strane coincidenze che tendono al disservizio.

I Comuni non sempre spiegano , quasi mai lo fanno scrivendo. Mandano solo raccomandate di solleciti e alzano le mani per via dei fondi mancanti. Poi però spendono e spandono in inutili e improbabili attività che nessuno o quasi conosce.

Potrei continuare a lungo ma preferisco informare tutti coloro che vorranno leggermi che il prossimo martedì 30 Luglio 2013, presso il Centro Congressi Cavour a Roma (Via Cavour, 50 A), alle 11,00, si svolgerà la Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione contro l’applicazione del nuovo ISEE, che avrà luogo a Piazza Montecitorio il giorno successivo, 31 Luglio, dalle ore 16,00.

E’ la prima volta in 41 anni che scelgo di essere in piazza a protestare. Ma questa volta sarò lì con tutte le famiglie , le associazioni e le fondazioni che parteciperanno. Sono già più di novanta.

E’ però importante aprire questa opportunità a tutti e non solo alla disabilità. Questa specie di manovra subdola di mezza estate colpisce tutti coloro che oggi ignari non sono stati neanche informati. Essi torneranno a settembre e troveranno un ben servito di quel che ti rovinano l’autunno.

Cerchiamo di far capire a questi governanti quale è davvero la condizione degli italiani. Senza parlare dei casi isolati e drammatici che “ schifosamente “ (lasciatemi usare questa parola) diventano silenziosi e invisibili. Uniamoci in tanti e con ogni forza sotto ogni colore con grandissimo senso di civiltà e rispetto. Usando menti, competenze e logiche reali.

Non si può perseguire l’inclusione, non si può costruire la cultura, non si possono garantire pari opportunità e conseguenti maggiori indici di crescita se si elimina il welfare.

Ci vediamo mercoledì 31 luglio 2013 alle ore 16.30. Sono convinta che insistendo sulla cultura e dimostrando che ormai sappiamo capire cosa propongono, smetteranno di provare a prendere in giro. Almeno questo. Che propongano, ma solo dopo aver vissuto davvero a contatto con la categoria che vogliono andare a distruggere.

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