Sergio Rizzo è uno dei mali d’Italia, altro che Grillo. Lui e Stella sono due tumori di questo Paese e della democrazia, Rizzo è una delle persone che mi stanno più antipatiche al mondo, è dannoso all’Italia e alla democrazia”. Sono le rabbiose parole di Maurizio Bianconi, tesoriere del Pdl, ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24. Il deputato, commentando un articolo a firma di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera sul tema dei rimborsi elettorali, lancia accuse molto pesanti: “Ho letto quel pezzo con molta pena, come in genere faccio con chi non so quanto prende di stipendio e ammannisce lezioni a destra e a manca per il giornale dei ricconi d’Italia“. E precisa: “Non ho mica offeso nessuno, è una mia opinione. Se Stella e Rizzo mi querelano, dimostro perchè faccio queste affermazioni. Io ho avuto una bruttissima esperienza con queste persone. Feci una legge per diminuire i costi” – continua – “fui messo nel Corriere della Sera perché secondo loro li aumentava, gli mandai una lettera nella quale spiegavo come stavano le cose, loro si sono ben guardati dal pubblicarla. Ma cosa devo dire io di gente così?”. Bianconi entra poi nel merito dell’articolo di Rizzo sui rimborsi: “Lui fa confusione. Ci sono partiti che hanno accantonato soldi, come Di Pietro, che con quel denaro ci si sono comprati gli immobili, ma anche gli immobili per il partito“. Il tesoriere del Pdl ne ha anche per il Movimento 5 Stelle: “Come fa coi rimborsi? Intanto basta vedere quanti soldi prendono con la pubblicità con il blog di Grillo. Sono soldi”. Riguardo al ddl del governo Letta sull’abolizione del finanziamento pubblico, il giudizio del parlamentare è molto critico: “Questo ddl ce lo potevano risparmiare. Qualcuno i soldi ce li mette, se vi aspettate che ce li mettano i cittadini con quelle forme astruse che ha pensato il mio amico Quagliariello pensate male. A me sembra di vivere nel paese delle meraviglie“. E rifila una stoccata ad Enrico Letta: “Questo presidente del consiglio, del quale ho molta fiducia, fa un tweet dicendo ‘abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti’ e non ha fatto niente, poi presentano un disegno di legge che non abolisce niente. Qui è tutto un chiacchierare” – prosegue – “Dal troppo al niente è un salto troppo grande”

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