L’unione sindacale di base, Usb, ha presentato un esposto in Procura di Taranto per fare chiarezza sulla morte in fabbrica di Claudio Marsella, operaio del reparto movimento ferroviario dell’Ilva, schiacciato durante le operazioni di aggancio di un vagone lo scorso ottobre. A distanza di mesi, denunciano gli operai, nel reparto le cose sono peggiorate. Duro l’attacco contro Cgil,Cisl e Uil firmatari di un accordo con l’azienda che, prevedendo la riduzione del personale durante le operazioni di trasporto dell’acciaio, “avrebbe causato la morte di Claudio”. Non solo, come raccontano le tute blu, contro le loro rivendicazioni arriva il pugno duro dell’azienda: “Vessazioni, sospensioni e ricatti”   di Francesco Casula e Luigi Piepoli

Articolo Precedente

Ilva, Vendola: ‘Serve unità di crisi permanente. Riva? Non siano interlocutori’

next
Articolo Successivo

Trasporto Pubblico Locale tra lavoro usurante, turni e età pensionabile

next