Sebbene si tratti della ripresa più debole della storia moderna, l’economia degli Stati Uniti è in una condizione migliore di quella della zona euro, e i mercati finanziari ne prendono atto. Il Pil americano è tornato ai livelli di pre crisi da più di un anno mentre la zona euro deve ancora recuperare il terreno perduto e rimane nella recessione iniziata nell’ultimo trimestre del 2011. La disoccupazione in America è al 7,5 percento, il 2,5 percento più alta del tasso di inizio recessione ma inferiore al 12,1 percento della zona euro. Le cause di questa divergenza sono molteplici.

Ospite in collegamento Paolo Manasse – Professore di economia politica dell’Università di Bologna da Milano: “Gli Stati Uniti hanno mantenuto una forte attrazione nei confronti dei mercati finanziari anche per effetto di un’economia più solida, più flessibile e di politiche economiche più sensate, il fatto che il debito americano sia detenuto in larga misura dalle banche centrali internazionali rappresenta un elemento di stabilità rispetto al debito di molti paesi europei”.

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