Cambiare idea non è reato, per carità.
Anzi. Solo gli idioti non cambiano mai idea, si sa.
Il non tenere conto di una nostra vecchia opinione, a volte, è sinonimo di intelligenza. Vuol dire mettersi in discussione. 

Ma qualcuno esagera
Ho letto alcune dichiarazioni di vari esponenti politici negli ultimi mesi.
La coerenza va in vacanza se si è sotto elezioni. 
Qualche esempio. 

L’ex governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo aveva assicurato: “Non mi candiderò più a nulla. Ho espresso questa volontà ferma. Non è detto che non dia una mano alla causa politica nella quale credo, ma non mi candido. Che farò? Sono appassionato di agricoltura, ho un agrumeto, è complicato governarlo e cercare di pareggiare i conti entro la fine dell’anno. Mi inventerò un lavoro, sono ancora capace di intendere e volere”. 
Infatti. Sarà capolista al Senato per la lista Pds-Mpa. 

Mentre scrivo, alcuni dei cosiddetti impresentabili, grazie anche a una civile e insistente campagna de Il Fatto, hanno annunciato il loro ritiro dalla scena politica. Staremo a vedere. Se non mi fido dei personaggi in questione, credo di avere dei buoni motivi. 

E poi ci sono quelli che cambiano idea a seconda del ruolo
Ricordate la conferenza stampa di fine anno del premier Mario Monti? 
Ho davanti agli occhi un’agenzia (Adnkronos) del 23 dicembre. Ore 17.28. Titolo: “Elezioni: Monti, illusorio togliere Imu, non dissipare sacrifici”.  Contenuto: “Primo: non dissipare i sacrifici fatti, magari con promesse illusorie come quella di togliere l’Imu”.
Più avanti: “Il primo imperativo enunciato è proprio quello di non distruggere ciò che è stato fatto  questo anno con grande fatica e con grandi sacrifici e che i cittadini hanno capito e accettato”.
Su questo ho le mie riserve. Ma, si sa, il governo è tecnico e solo un governo tecnico può fare certe riforme perché non ha bisogno del consenso popolare. Lo avete sentito anche voi questo mantra o me lo sono immaginato? 

Passiamo ad un’altra agenzia (Ansa) del 20 gennaio. Ore 18.20. Non è passato neanche un mese.
“‘Il tema della ristrutturazione dell’Imu è ammissibile, non è contradditorio che chi abbia fatto parte di un governo rigido dal punto della tassazione possa proporre un graduale alleggerimento fiscale’. Lo ha detto Mario Monti in conferenza stampa”. 

A quale dei due Monti dobbiamo credere? 
A questo o a quello che, sempre il 23 dicembre, dichiarava che dichiarare di togliere l’Imu è “un pericolosissimo e illusionistico passo indietro” che “porterebbe qualsiasi governo a dover introdurre un’Imu raddoppiata, non dico tra cinque anni, ma l’anno prossimo”? 

Solo gli idioti non cambiano mai idea.
Ma solo gli idioti (o quelli in malafede) la cambiano troppo spesso.

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