Sollecitati dal cdr del Tg1,  i consiglieri di amministrazione Rai Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi hanno motivato il loro voto in cda, contrario alla nomina dell’ex direttore del Messaggero, Mario Orfeo, alla direzione del tg della rete ammiraglia. 

”Oltre a soffrire della mancanza di un’innovazione nel metodo, la procedura di selezione del nominativo da presentare al cda si è svolta in maniera non lineare, con fluttuazioni e cambiamenti di rotta, talvolta improvvisi, a nostro parere non motivati in modo coerente e persuasivo. Per questo motivo, e non per riserve sulla professionalità di Mario Orfeo, a cui rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro, abbiamo deciso di votare no – fanno sapere Colombo e Tobagi in una nota – Nella recente tornata di nomine riteniamo sia mancata una sostanziale innovazione sul metodo. Per garantire una discontinuità con il passato, è necessario introdurre una maggiore trasparenza nella procedura di individuazione dei candidati per le nomine nel servizio pubblico radiotelevisivo: per esempio, fissare criteri alla luce dei quali vagliare il curriculum dei candidati, sulla base di una riflessione approfondita circa le esigenze e gli obiettivi del canale o della testata; occorre inquadrare le scelte in una visone ampia e coerente degli obiettivi strategici dell’azienda. Un nuovo metodo in grado di offrire garanzie da interferenze, in particolare di natura politica”. E concludono: “Finché perdura il quadro normativo disegnato dalla legge Gasparri una maggiore indipendenza dai partiti e dal governo è un obiettivo difficile da realizzare, che però deve essere sempre perseguito con coerenza”.

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