Basta perdere un po’ di tempo, e con pazienza assistere ad un Consiglio comunale, per rendersi conto che quel milione di persone che oggi “campano di politica” – consiglieri comunali, assessori, membri del Cda di municipalizzate etc..costituisce la grande “mediocrazia” che ha portato l’Italia al disastro.

Ogni tanto bisogna farlo e soprattutto mostrarlo ai giovani, per fargli capire come mai i costi della politica non si abbattono mai. Anche in Parlamento la musica non cambia e con il Porcellum tutte le figure mediocri dei partiti sono riuscite ad entrare nelle Istituzioni. In Svizzera i politici non sono sempre i migliori, ma il tasso di mediocrazia è basso poiché è alto, nella società, il tasso di meritocrazia. Quindi chi merita trova senza altro spazio nel lavoro così come in politica. La prova è che tanti italiani residenti in Svizzera, giovani e meno giovani diventano delle eccellenze in tutti i campi pur essendo figli, fratelli o amici di sconosciuti. Sono individui soli ed unici al cospetto di un mondo concorrenziale ed a volte spietato, dove vai avanti solo se ci sai fare.

Per questo i nostri rampolli di famiglie note (politiche o economiche) stentano a spostarsi all’estero, poiché dovrebbero confrontarsi, magari con un Paolo qualsiasi, figlio di un capo cantiere a caso, che conquista posizioni di vertice grazie solo alle sue capacità. Nella politica italiana ormai conta solo la  mediocrità, perché rende la media bassa, e quindi anche un trota può emergere. E la mediocrazia gongola nell’inconcludenza, nella assenza di “visione”, nel vuoto di progetti. Ci si meraviglia di uno come Fiorito, l’apoteosi della mediocrità: popolano, disinvolto, faccia tosta ed amato dai suoi sudditi. Laurea indefinita, tritacarte a portata di mano, ed amante del lusso. Ma se si osserva bene ed in profondità, la politica italiana è intrisa di questa mediocrità. Bisogna essere mediocri per partecipare ad un talk showtelevisivo e farsi notare. Uno bravo lo vedrai raramente in Tv. Non ha il passo mediocre necessario per comunicare. Ti accorgi subito che non funziona. Il test puoi farlo in questo modo: se funziona in un salotto mediatico dove si parla di calcio allora è mediocre abbastanza, se invece non è efficace in quel contesto, non è mediocre al punto giusto. Poi è un classico dei potenti mediocratici riempirsi la bocca con la parola meritocrazia. Una classe dirigente mediocre può svilupparsi solo nella desertificazione meritocratica e perché questo accada è necessario dare al popolo solo “pane e gioco”.

Accadeva nella Roma antica e non è un caso che sia accaduto oggi in quella moderna che passerà alla storia con quella immagine mediocre di gladiatori e figuranti con il volto dei maiali. Solo una estrema Meritocrazia può cancellare una flaccida mediocrazia. Ma la strada appare lunga e tortuosa e di solito i migliori cercano e trovano scorciatoie.
di Massimo Pillera
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