Esperti nella progettazione e produzione di ponti-radio, i dipendenti italiani della multinazionale finlandese-tedesca Nokia Siemens di Cassina De’ Pecchi, hinterland milanese, rischiano di perdere il posto di lavoro. Da quando l’azienda ha annunciato i 580 esuberi, quasi 200 lavoratori hanno accettato di licenziarsi volontariamente: gli altri resistono e nei mesi precedenti hanno manifestato lungo le vie di Milano. “Perché Nokia Siemens vuole fare a meno delle nostre competenze?”, si chiedono ricercatori e sviluppatori. “Da settembre non ricevo più mail di lavoro – racconta una dipendente -. Informalmente mi vogliono far capire che sono un esubero“. Oggi a Roma ci sarà un incontro cruciale per il loro futuro: ministero del Lavoro, vertici aziendali e rappresentanti sindacali proveranno a trovare un accordo per evitare i licenziamenti  di Francesca Martelli

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