Piccole, piccolissime: a due posti e tre porte. Leggere, agili, silenziosissime: a due o tre ruote. Tutte rigorosamente a emissioni zero. Sono le auto, le moto, le biciclette elettriche (totalmente, non ibride) in mostra, in vendita, ma soprattutto in prova da giovedì 13 a domenica 16 settembre a Elettrocity (Milano, via Foppa, 49), il primo “Temporary store” europeo sulla mobilità sostenibile.

C’è stato, è vero, Solar Expo a Rho (Milano), nel febbraio di quest’anno. Ma Elettrocity è un’altra cosa. Intanto, quello che gli organizzatori chiamano “evento”, antico e deprecabile vizio milanese di etichettare così qualunque manifestazione, avviene dentro la città, fra le sue strade trafficate. E in quelle strade è destinato a espandersi per il prevedibile assalto al volante o al manubrio della cinquantina di mezzi a disposizione del pubblico: la novità principale di Elettrocity è infatti la pista che entra ed esce dal salone di via Foppa con due diversi percorsi urbani e le 50 postazioni dalle quali prenderanno il via 100 prove ogni ora nelle 11 di apertura (dalle 10 alle 21 per tutti i quattro giorni). Chiunque si registri sul sito www.elettrocity.com (al momento l’hanno già fatto in oltre 3.000), potrà dunque provare l’ebbrezza di divincolarsi dal traffico cittadino con il silenzio di una pedalata assistita, con lo scatto di uno scooter grintoso, nell’agio di una confortevole utilitaria, sicuro di non inquinare e consapevole di spendere un’inezia per il carburante, pardon la carica: un centesimo al kilometro.

Chi poi sarà preso da innamoramento per la riedizione del Velo Solex, stesso layout retrò, ma anima elettrica (1.100 euro) o per una più confortevole city car, potrà acquistare l’oggetto del desiderio direttamente sul posto, con uno sconto che oscilla fra il 5 e il 15 per cento a seconda dei modelli.

I prezzi, soprattutto per le mini car, sono da amatori: si va dai nove ai 18 mila euro. Più abbordabili quelli di biciclette (da 600 a 1.500 euro), moto e motorini (da 1.200 a 4.500 euro).

“Però bisogna provarli per capire come e quanto questi mezzi di locomozione possono cambiarci la vita” dice Luca Mortara, organizzatore dell’evento (in collaborazione con A2A e Terre di Mezzo, gli inventori di Fa’ la cosa giusta) e direttore creativo di Foppa 49, che fa capo a Gespi, proprietaria degli spazi. “Prima di tutto il silenzio: ti pare di fluttuare sulla strada. Poi la semplicità d’uso: ormai le batterie, soprattutto quelle per moto e motorini, sono piccolissime, le porti a casa e le metti in carica come fai per il computer o il telefonino”.

È un mercato nascente, quello della mobilità elettrica, che comprende nuovi e storici marchi delle due e quattro ruote, da Piaggio, Ducati, Renault e Nissan a Etropoli, Frisbee, Birò, Mia e tanti altri di tutti i paesi del mondo.

Il futuro non sarà proprio come quello descritto da George Lukas in “Ritorno al futuro 3”, con il protagonista che va al lavoro sullo skateboard volante, ma un po’ gli assomiglia. Guardare per credere il filmato del “personal mover” australiano Yike Bike (in realtà una bici con ruota anteriore piccola e posteriore grande): pesa solo 12 kili e, terminato l’uso, si ripiega e si mette in una comoda tracolla. Dettaglio non trascurabile, costa dai 5 ai 7 mila euro.

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