Un uomo armato di carabina ha fatto fuoco ieri sera fuori dalla sala da concerti di Montreal dove stava parlando il nuovo primo ministro del Quebec, Pauline Marois, che è stata bruscamente interrotta e portata via dal palco dalle sue guardie del corpo, per poi riprendere il suo discorso poco dopo. L’uomo è stato arrestato dalla polizia, ma nella sparatoria una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita.

I separatisti del Quebec (Pq, Parti Quebecois) hanno vinto di misura le elezioni legislative, sconfiggendo i liberali del premier uscente, Jean Charest, al governo da nove anni. Dopo una lunga opposizione tornano dunque al potere in Quebec i separatisti e, per la prima volta nella storia della provincia canadese francofona, alla loro testa c’e’ una donna, Pauline Marois. 

Per i separatisti si è trattato di una vittoria di misura, che non consentirà alla leader del Pq e futuro premier di guidare un governo maggioritario. Secondo i risultati ancora non definitivi, il Pq ha ottenuto il 32% dei voti (54 dei 125 deputati dell’assemblea), contro il 31% del Partito liberale, il 27% di Caq (Coalition Avenir Quebec, una formazione nata appena un anno fa e che si definisce nazionalista ma non indipendentista) e il 6% di Quebec solidaire (sinistra). La Marois ha detto che governerà per tutti i cittadini del Quebec, ma ha riaffermato il suo desiderio che la provincia canadese diventi un Paese indipendente.

 

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