Lunga riunione al ministero dell’Ambiente a Roma, questo pomeriggio il sequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto. Corrado Clini, che già ieri aveva espresso contrarietà al blocco della produzione, ribadisce: ”Chiederò che il provvedimento di riesame avvenga con la massima urgenza. La magistratura sta procedendo al sequestro degli impianti e ad altre misure cautelari e l’intenzione del Governo è di sostenere la continuazione delle attività produttive nel sito industriale”. La Regione Puglia si costituirà parte civile se si dovesse arrivare al processo nell’inchiesta della magistratura sull’Ilva”. Lo afferma il governatore della Puglia, Nichi Vendola, che ricorda: “In tutte le vicende in cui c’è la lesione di un danno collettivo – prosegue Vendola – normalmente ci costituiamo parte civile. E penso che lo faremo anche in questo caso”. Per il presidente, che esprime “solidarietà alla comunità operaia, di una grande capitale industriale del Sud, l’auspicio non può che essere quello che un altro giudice riesamini quegli atti e provvedimenti e in particolare quelli cautelari di sequestro vanno letti puntualmente, perché non significano automaticamente lo spegnimento della fabbrica. All’Ilva – conclude Vendola – non siamo all’anno zero” di Manolo Lanaro

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