”Non ho nulla da nascondere, ma un principio da difendere, di elementare garanzia della riservatezza e della libertà nell’esercizio delle funzioni di capo dello Stato. Mi spiace che da parte di qualcuno non si intenda la portata di questa questione”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del Ventaglio, ribadisce la sua posizione sulla questione della trattativa fra Stato e mafia.  ”La decisione che nei giorni scorsi ho preso, di sollevare un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale, continua Napolitano, è stata dettata dal dovere di promuovere un chiaro pronunciamento, nella sola sede idonea, su questioni delicate di equilibri e prerogative costituzionali, ponendo così anche termine a una qualche campagna di insinuazioni e sospetti senza fondamento e al trascinarsi di polemiche senza sbocco sui mezzi di informazione”. “Può darsi – dice ancora il capo dello Stato – che la mia scelta non risulti comoda per l’applauso e mi esponga a speculazioni miserrime”.

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