Roberto Maroni, a Senago (Mi) per sostenere il candidato leghista al ballottaggio per le elezioni amministrative, è intervenuto sugli avvisi di garanzia nei confronti di Umberto Bossi e dei figli Riccardo e Renzo: “Mi sembra un atto dovuto e sono molto rattristato per la cosa perché mi pare di capire che sia indagato per aver firmato il bilancio o il rendiconto e quindi si è fidato di ciò che gli sottoponeva qualcun altro per la firma. È la conseguenza di tutto quello che è successo negli ultimi tempi, degli accertamenti che sono stati fatti. In ogni caso confidiamo nell’azione della magistratura perché tutto si svolga in tempi rapidi e accerti le responsabilità. Però nel suo caso, e non parlo degli altri, mi pare di poter dire che sia una responsabilità che deriva da un atto formale, da una firma messa sotto ad un documento”. E ha poi aggiunto: “Conosco Bossi da una vita e sono ultra certo della sua totale buona fede. Sono molto rattristato per lui. L’ho sentito oggi ed era molto giù”  di Alessandro Madron

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