L’anno scorso, il giorno del primo maggio, nel deposito degli attrezzi del Teatro delle Ariette, c’è stato il sold out. Gianmaria Testa e la canzone popolare, featuring Stefano Pasquini, più pranzo popolare è stato un tutto esaurito di grande emozione e sostanza musicale. Così anche quest’anno l’esperimento si ripete al Rio Marzatore di Castello di Serravalle con le leccornie di casa Ariette più concerto (20 euro), solo pranzo o solo musica (10 euro).  Per chi arriverà solo per ascoltare Testa, reduce dal successo del nuovo album Vitamia, nel live acustico con la sua chitarra, l’orario d’inizio sono le 14.

Il 25 aprile, invece, si festeggerà l’anniversario della Liberazione, alle ore 11 (con replica alle ore 15), con È festa! lettura scenica con musica e immagini a cura di Laura Cleri, liberamente tratta dal libro C’era un ragazzo…un partigiano (1943-1945) di Renato Lori. Gli interpreti sono Giancarlo Ilari, Stefano Cenci, Laura Cleri e Marzio Matteoli (chitarra, liuto).

È Festa! è una lettura con musica che, nello spazio scenico dal sapore antico di un rito d’altri tempi, rievoca l’esperienza, drammatica ed esaltante, vissuta durante la Resistenza dal partigiano Renato Lori, nome di battaglia “Crik”, nato a Felino, in provincia di Parma, nel 1924.

Alternando episodi tragici ad altri di folgorante felicità, la lettura, che si avvale delle immagini tratte dai quadri di Renato Lori, è una sorta di affresco della Resistenza e degli aspetti quotidiani della lotta partigiana nel territorio parmense, attraverso il racconto semplice e puro del protagonista, Renato Lori, che sarà presente alla giornata.

La naturalezza e la sensibilità della scrittura e della pittura di Renato Lori incide figure destinate a imprimersi, per la loro piena umanità, nella memoria del lettore. I veri protagonisti sono gli individui, la molteplicità corale delle persone prese nella loro singolarità e complessità, sorprese nel vivo delle azioni, attraverso le quali contribuirono al movimento collettivo della lotta di Liberazione.

A un uomo che domanda come si possa prevenire la guerra, Virginia Woolf, nel libro “Le tre ghinee”, risponde: “Occorre narrare biografie”. Ecco allora che il teatro, luogo e linguaggio della memoria, assolve a questo compito portando in scena la Resistenza, per riscoprirne la carica vitale, la passione e il coraggio che guidarono una generazione di giovani, di ragazze e ragazzi, segnati dalla guerra, a gettare nel fuoco della lotta per la libertà i loro sogni e la loro vita fino, in molti casi, a rinunciarvi.

Si pranzerà tutti insieme e nel corso della giornata sarà fatta una foto ricordo di gruppo. Per questo motivo ai partecipanti è chiesto di arrivare con il proprio ‘vestito della festa’.

Alle ore 13 si svolgerà il pranzo popolare. Il biglietto d’ingresso è di Euro 10,00 (Euro 20,00 con pranzo popolare). Data la capienza limitata dei posti, è obbligatoria la prenotazione telefonica Tel. 051.6704373. Identico discorso per il pranzo del primo maggio dove è obbligatoria la prenotazione.

Articolo Precedente

Live Arts Week a Bologna. Performance tra decelerazione e accelerazione del tempo

next
Articolo Successivo

Biacchessi e la sua Orazione civile per la Resistenza. Contro ogni revisionismo storico

next