Lo aveva annunciato Assange, lo scorso novembre, che avrebbero pubblicato nel corso dell’anno degli altri documenti scottanti. E così, dopo tre mesi in silenzio, ha mantenuto la parola. Il sito ha infatti pubblicato oggi, in collaborazione con i suoi media partners, i documenti chiamati “Global Intelligence Files”.

Si tratta della pubblicazione di oltre cinque milioni di email, per un periodo compreso tra luglio 2004 e dicembre 2011, provenienti dalla società di intelligence Stratfor, con sede in Texas. Email probabilmente ottenute da un attacco hacker alla Stratfor da parte di Anonymous nel dicembre 2011-  piuttosto che da un whistleblower – come dichiarato dal gruppo lunedì sull’account di Twitter @AnonymousIRC : “We promised you those emails and now they’ll finally be delivered. Five million (that’s 5,000,000) emails at your pleasure. There’s a treasure trove of nasty details in those emails. We think there’s something for everyone”. (Vi avevamo promesso queste email e ora finalmente verranno pubblicate. Cinque milioni di email a vostra disposizione. C’è un tesoro colmo di dettagli sporchi in queste email. Pensiamo ci sia qualcosa per tutti”.

Un ampio materiale che rivelerebbe i meccanismi interni con i quali la Stratfor fornisce informazioni ad aziende, come la Bhopal Dow Chemical Co.,la Lockheed Martin, la Northrop Grumman, la Raytheon e agenzie governative americane, tra le quali il Dipartimento di stato, il corpo dei Marines e l’agenzia di intelligence per la difesa.

Fonti governative e diplomatiche di tutto il mondo avrebbero inoltre fornito informazioni in anticipo alla Stratfor in cambio di denaro. La Stratfor avrebbe infatti reclutato una rete globale di informatori, occulti e palesi, comprendenti dipendenti statali, giornalisti e personale dell’ambasciata, disseminati in tutto il mondo e pagati con i conti delle banche svizzere o con carte di credito pre-pagate. Il materiale pubblicato mostra anche gli attacchi del governo degli Stati Uniti contro Julian Assange e WikiLeaks, che vengono citati in più di 4mila emails. Ma anche i tentativi della Stratfor stessa di sovvertire Wikileaks.

Wikileaks dichiara di “aver costruito una partnership investigativa con più di venticinque organizzazioni di media e attivisti che stanno valutando queste email e aiuteranno ad informare il pubblico su questo corpo enorme di documenti che verrà pubblicato nel corso delle prossime settimane”. Un pò come è stato per il Cablegate.

Bentornato Wikileaks!

Articolo Precedente

La (s)vendita della Rai

next
Articolo Successivo

Al bavaglio rispondiamo: noncensureRETE

next