I recenti terremoti nel nord Italia hanno riportato in prima pagina il progetto Haarp, un programma di ricerca in fisica della ionosfera utilizzato secondo alcuni anche per modificare il clima, causare terremoti e manipolare il pensiero delle persone non assuefatte al Tg1.

Secondo alcune teorie, sarebbero state proprio le onde Haarp a provocare i terremoti di questi giorni: sprigionate da antenne speciali sarebbero arrivate fino al soggiorno di Giuliano Ferrara spostandogli il tappeto da sotto i piedi: la caduta avrebbe provocato il sisma.

Niente di più falso. Per due motivi. Per prima cosa, il sisma di venerdi scorso è stato di magnitudo 5.4: il c… di Ferrara, impattando sulla crosta terrestre avrebbe provocato un sisma di magnitudo non inferiore a 8.2; e poi sappiamo tutti che non c’è forza al mondo capace di spostare qualcosa che si trovi sotto il peso di Giuliano Ferrara.

Ma a che scopo provocare i terremoti? Secondo i complottisti, per distogliere l’opinione pubblica da eventi imbarazzanti per il Governo come le dichiarazioni di Martone o il blocco dei tir. Il blocco dei mezzi pesanti, in particolare, ha creato disagi seri in tutta Italia: nei supermercati scarseggiavano i generi di prima necessità tanto che per qualche giorno i pensionati sono stati costretti a taccheggiare il cibo nei negozi online. Per non parlare del carburante. Ormai è diventato così prezioso che Scilipoti baratta i suoi voti in Parlamento contrattando al gallone.

Nonostante le manifestazioni ancora in corso, però, la circolazione autostradale è abbastanza scorrevole e le tratte vengono coperte dagli automobilisti nei tempi più o meno abituali: Firenze-Roma in meno di tre ore e Salerno-Reggio Calabria in meno di cinque giorni. Inutile precisare che i disagi maggiori hanno interessato il sud.

A causa della mancanza di carburante, persino una holding affermata come la mafia sta subendo perdite importanti: i dirigenti di Cosa Nostra sono costretti a recarsi ai summit con gli amministratori locali in skateboard, perdendo in prestigio e conseguentemente in potere contrattuale.

Un comunicato ufficiale di Cosa Nostra ha cercato di rassicurare i suoi azionisti: “Siamo convinti che il blocco si risolverà presto. Speriamo che in tempi brevi i nostri dirigenti possano mettere in garage i monopattini e riprendere di nuovo le loro consuete attività sui mezzi che hanno usato finora: le auto blu con il lampeggiante”.

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