Il monastero de La Serviane a Marsiglia

“La nostra terra non è in vendita, è tutto quello che abbiamo da dire” ha risposto una suora della congregazione delle Figlie di Gesù al giornalista del quotidiano francese La Provence che cercava conferme rispetto al progetto dell’Olympique Marsiglia di costruire nel quartiere di Trois-Lucs un piccolo stadio da 3000 posti per far allenare la squadra riserve. Il piano c’è da tempo e pare che abbia convinto gli amministratori della città francese. Peccato che le religiose del convento de la Serviane, che si trova a pochissima distanza dall’attuale campo di allenamento dell’Olympique, non siano assolutamente d’accordo. Il terreno è loro dalla fine dell’Ottocento. E non hanno alcuna intenzione di venderlo.

La congregazione è proprietaria di una decina di ettari che circondano il convento. Si tratta per lo più di campi incolti che La Provence definisce ‘bucolici’ per via della ricca vegetazione che li carratterizza. Un terreno che farebbe la fortuna di diversi imprenditori con la passione per il mattone. E certo, pure dei dirigenti della squadra allenata dal tecnico Didier Deschamps, vecchia conoscenza del calcio italiano, che sarebbero felici di ampliare lo spazio a disposizione dei giocatori. Insomma, un affare per tutti. Tranne che per loro, le suore del convento de la Serviane, che rivendicano i loro titoli e fanno sapere che la questione è chiusa e gli spazi per trattare sono prossimi allo zero.

Le religiose vivono in una solitudine quasi assoluta, interrotta soltanto alla bisogna per acquistare le cose che non possono produrre autonomamente. Il club ha cercato di entrare in contatto con loro, anche via lettera, ma ha capito che la situazione andrà gestita con tutte le accortezze del caso. “Ci ho già provato io anni fa – fa sapere il sindaco di Marsiglia, il senatore dell’Ump, Jean-Claude Gaudin -, ma non c’è stato niente da fare. Dicono di essere già abbastanza disturbate dal rumore che arriva dalla Commanderie (il centro allenamento dell’OM, ndr), figuriamoci se accetterebbero di avere a che fare con le auto che passerebbero a due passi dal convento”. Insomma, l’Olympique si trova a sfidare un avversario temibilissimo. Altro che Paris Saint Germain degli sceicchi, ora il vero problema è convincere un gruppo di suore a vendere il proprio terreno.

Per perorare la causa dell’OM, il sindaco si era perfino rivolto all’arcivescovo di Marsiglia. Ma non è stato sufficiente. E se i tifosi spingono perché sia dato il via libera al progetto che migliorerebbe certamente la gestione della squadra, c’è una voce fuori dal coro che appoggia la scelta delle religiose. E’ quella della presidente del CIQ (Comités d’Intéret de Quartier) di Trois-Lucs, Annick Vergez, che fa sapere di essere dalla loro parte “perché le sorelle hanno il diritto di difendere la loro calma”. “E poi – aggiunge – non va dimenticato che le condizioni di accesso alla zona sono molto difficili”. Come dire, lasciatele in pace, il gioco non vale la candela. Pardon, il convento.

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