“Entro fine gennaio sarà completata la revisione e ci sono buone possibilità che l’Italia venga declassata”: nonostante il governo Monti, nonostante i nuovi accordi dell’ Unione Europea l’agenzia statunitense Fitch annuncia un possibile abbassamento del rating italiano. Piazza Affari però non si fa intimorire e chiude in positivo: Ftse Mib ha concluso la seduta a 15.325 punti, in rialzo dello 0,69%, l’All Share +0,78% a 16.162 e lo Star +0,50% a 9.586(+0,35%). Sempre acceso il dibattito sulle agenzie di rating e sulla loro non-indipendenza: ieri Berlino ha sostenuto l’idea di creare un’agenzia di rating europea, mentre il presidente della Bce Mario Draghi aveva detto: “Dobbiamo imparare a vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente”.

Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 470 punti base (471) e il rendimento del 10 anni italiano è al 6,50%. E “legato all’andamento dello spread è il destino dell’economia italiana”. Ad evidenziarlo Bankitalia, nel bollettino trimestrale, che spiega: “Se i rendimenti dei titoli di Stato rimarranno fermi per un biennio ai livelli di gennaio il Pil si ridurrà dell’1,5% nella media di quest’anno e resterà fermo in quella del prossimo”.

Ma resta aperto il confronto tra le agenzie di rating ed i mercati europei. In particolare, anche oggi, l’agenzia internazionale S&P ha tagliato il rating di alcuni gruppi azionari italiani: il gruppo di Poste Italiane (da A– a BBB+), di Generali Assicurazioni (da AA a A+) di Unipol (da BBB a BBB-), di Cattolica Assicurazioni (da A- a BBB+), di Eni (da A+ a A) e di Cassa Depositi e Prestiti (da A a BBB+), ponendo tutte le valutazioni in CreditWatch Negativo. I downgrade sono annunciati in una serie di note, in cui si precisa che “la decisione fa seguito al medesimo intervento compiuto dall’agenzia sul rating della Repubblica Italiana il 13 gennaio 2012”. Ed in giornata anche aziende, banche e amministrazioni locali francesi sono state colpite dal medesimo provvedimento di Standard & Poor’s: il rating del gigante dell’energia EDF è stato abbassato da AA- a A+, così come anche quello di RTE (Rete di trasporto elettrico). Mentre il giudizio sulla SNCF, la compagnia ferroviaria transalpina, passa da AA+ a AA. Ma anche le piazze europee resistono alle pressioni esterne e chiudono in attivo: Londra sale dello 0,65% a 5.693,95 punti. Maglia rosa a Francoforte che cresce dell’1,82% a 6.332,93 punti. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l,4% a 3.269,99 punti e anche l’Ibex di Madrid avanza dell’1,01%.

LA CRONACA ORA PER ORA

18.00 – Piazza Affari, bene Unicredit, Enel e Fiat. In calo Bper, Bpm e Mediobanca

Unicredit (+2,8%), unica banca con Intesa (+0,72%) a concludere in rialzo nel paniere principale. Pesanti invece Bper (-2,72%), maglia nera nel Ftse Mib, Bpm (-2,35%) e Mediobanca (-1%). Giornata in forte crescita per Enel (+2,43%) insieme a Terna (+1,76%), a Fiat (+1,97%) e a Pirelli (+1,45%), in linea col comparto auto europeo. L’avvicinarsi degli aumenti di capitale pesa ancora su Fonsai (-4,5%) e Unipol (-2,42%), ma le vendite non risparmiano nemmeno la Milano (-3,94%) e Premafin (-3,16% a 0,32 euro).

17.40 – Tutte le borse europee chiudono positive

Le Borse europee chiudono tutte positive: a Londra il Ftse 100 sale dello 0,65% a 5.693,95 punti. Maglia rosa a Francoforte che cresce dell’1,82% a 6.332,93 punti. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l,4% a 3.269,99 punti. L’Ibex di Madrid avanza dell’1,01%.

17.35 – Piazza Affari chiude in rialzo. Spread costante a quota 470 punti

L’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta a 15.325 punti, in rialzo dello 0,69%, l’All Share +0,78% a 16.162 e lo Star +0,50% a 9.586. Lo spread Btp-Bund si riporta sui 470 punti base (471) e i rendimento del 10 anni italiano è al 6,50%.

17.20 – Bankitalia, in un anno bruciati quasi 100 miliardi, in borsa, dalle società italiane

In un anno, dall’ultimo trimestre 2010 allo stesso periodo 2011, la capitalizzazione delle società italiane in Borsa è scesa di quasi 100 mld, per l’esattezza 93 mld (da 425 a 332 mld) con un’incidenza scesa dal 27 al 21% del Pil. E’ quanto emerge dall’analisi del Bollettino Economico di Bankitalia.

17.10 – Piazza Affari viaggia quasi in parità: +0,2%

Piazza Affari, a mezz’ora dalla chiusura degli scambi si appiattisce e il Ftse Mib assottiglia i guadagni allo 0,2 per cento. Pesa il calo di Fonsai (-3,88%) e Unipol (-1,94%) e il ripiegare delle banche con Bpm in ribasso dell’1,87%, Mps dell’1,92%, Mediobanca dell’1,9 per cento. Bene Unicredit che corre (+3,07%) insieme ai suoi diritti (+14,77%). Bene Eni (+1,22%) ed Enel (+1,41%) insieme a Fiat (+1,06%) e Pirelli (+0,94%).

17.10 – A mezzora dalla chiusura borse europee tutte in positivo. Wall Street in crescita

Le borse europee viaggiano tutte in rialzo a circa mezz’ora dalla chiusura sulla scia di Wall Street ( DowJones sale dell’1,02% a 12.548,64 punti, il Nasdaq avanza dell’1,04% a 2.738,75 punti, mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,83% a 1.299,76 punti): Londra sale dello dello 0,53%, Francoforte cresce dell’1,54%. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l%. L’Ibex di Madrid avanza dello 0,43%.

16.28 – Bankitalia: “Se spread non cala, -1,5% del Pil”

“E’ legato all’andamento dello spread il destino dell’economia italiana. Se i rendimenti dei titoli di Stato rimarranno fermi per un biennio ai livelli di gennaio il Pil si ridurrà dell’1,5% nella media di quest’anno e resterà fermo in quella del prossimo”: è quanto evidenzia Bankitalia nel Bollettino trimestrale.

16.25 – Europa sale con Francoforte

Le Borse europee, sostenute dall’andamento positivo di Wall Street, proseguono in rialzo la seduta indifferenti al taglio del rating degli strumenti di debito di lungo termine emessi dall’Efsf. Stabile Francoforte (+1,52%) mentre riduce il rialzo Milano (+0,3%).

16.15 – S&P declassa aziende pubbliche francesi

S&P ha annunciato il declassamento del rating di diverse aziende pubbliche francesi. Il rating del gigante dell’energia EDF è stato abbassato da AA- a A+, così come anche quello di RTE (Rete di trasporto elettrico). Mentre la nota della SNCF, la compagnia ferroviaria transalpina, passa da AA+ a AA,riferisce l’agenzia di rating in una nota.

15.41 – Borse in frenata

Brusca frenata per le principali borse europee in attesa di Wall Street. Milano segna un rialzo dello 0,35% a 15.273 punti, Londra +0,50% a 5.686, Francoforte +1,35% a 6.303, Parigi +0,80% a 3.250 e Amsterdam +0,71% a 315,46.

15.30 – Wall Street apre positiva

Il Dow Jones sale dello 0,52% a 12.484,27 punti, il Nasdaq avanza dello 0,89% a 2.734,06 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,56% a 1.296,56 punti.

15.15 – Spread in lieve risalita

Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi si attesta a 469 punti. Il rendimento è ora al 6,48%

14.44 – Esfs: successo per asta titoli a 6 mesi

Si è chiusa con successo l’asta di titoli a 6 mesi tenuta dall’Efsf, che ne ha venduti per circa 1,5 miliardi di euro contro una domanda di 4,5 miliardi, tre volte tanto. Si tratta della seconda emissione di titoli a breve termine effettuata dal fondo salvastati dell’eurozona, dopo quella di dicembre in cui sono stati piazzati titoli a tre mesi. Le tre principali agenzie di rating, S&P, Moody’s e Fitch, hanno mantenuto la notazione più elevata per le emissioni a breve termine dell’Efsf. “Il successo dell’asta di oggi conferma la fiducia degli investitori nell’Efsf come emettitore di qualità”, ha sottolineato il vice Ad del fondo Christophe Frankel, annunciando che “d’ora in poi terremo aste regolari concentrandoci su titoli a 3, 6 e 12 mesi”.

14.33 – Fitch: “Siamo indipendenti”

Fitch rivendica la sua indipendenza come agenzia di rating. In occasione di un’audizione alla Camera dei deputati su Basilea 3 e in un momento in cui in Europa le discussioni sui rating sono all’ordine del giorno, il managing director di Fitch ratings Krishnan Ramadurai spiega: “Le decisioni di rating sono prese in base ai fondamentali, guardiamo ai fattori fondamentali, la metodologia è pubblica e non ci interessa il fatto che le decisioni di rating abbiano un impatto sui fondi di investimento. C’è una totale indipendenza, il comitato di rating è completamente indipendente”. A riguardo il senior director di Fitch Italia, Alessandro Settebagni, sottolinea: “Non ci sono fondi d’investimento nel capitale di Fitch. Inoltre l’azionista predominante è europeo, Fitch tra le agenzie di rating è quella più europea”.

14.20 – Borse europee tutte positive nonostante le minacce di Fitch

Il possibile downgrade dell’Italia entro gennaio, minacciato da Fitch, non ha condizionato i listini e Piazza Affari. Londra sale dello 0,81%, Francoforte cresce dell’1,78%. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l’1,42%. L’Ftse Mib a Milano guadagna l’1,26% e l’Ibex di Madrid avanza dello 0,98%.

13.39 – Fitch: ” Da Italia passi avanti, ne servono altri”

“L’Italia sta compiendo passi avanti ma ne sono necessari altri”. Lo sostiene un rappresentante di Fitch nel corso dell’audizione in commissione Finanze alla Camera.

13.22 – Olli Rehn: “No comment su Fitch”

”Non abbiamo nessun commento. Possiamo solo prenderne nota e continuare a lavorare basandoci sulle decisioni di chi è stato democraticamente eletto ed è responsabile verso il parlamento e le istituzioni europee”: così il portavoce di Rehn sulle dichiarazioni del responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating, Edward Parker, secondo cui l’accordo per imporre perdite ai creditori privati è da considerare default per la Grecia.

13.17 – Borse europee positive a metà seduta

Londra sale dello 0,62% a 5.692,70 punti, Francoforte cresce dell’1,72% a 6.326,70 punti. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l’1,25% a 3.265,27 punti. L’Ftse Mib a Milano guadagna l’1,1% a 15.387 punti e l’Ibex di Madrid avanza dello 0,84% a 8.520,2 punti.

12.44 – Unicredit maglia rosa

A guidare il comparto bancario è Unicredit, risalito oltre quota 3 euro. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni, alle prese con l’aumento di capitale, ha guadagnato il 4,98% a 3,076 euro con volumi di scambio che superano i 28 milioni di pezzi. Sprint anche per Intesa Sanpaolo a 1,285 euro (+2,31%) e Banco Popolare a 0,932 (+2,14%), sovraperforma rispetto all’indice Mediolanum (+1,63%), mentre Mediobanca ha guadagnato lo 0,80% a 4,556. Rialzi frazionali per Bpm (+0,35% a 0,3159) e Bper a 5,90 euro (+0,25%), in controtendenza Ubi banca a 3,046 (-0,20%).

12.00 – Proseguono in rialzo i listini europei

Le borse europee proseguono in rialzo. L’Ftse 100 a Londra sale dello 0,86% a 5.705,84 punti, in rialzo dell’1,75% a 6.328,98 punti Francoforte. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l’1,36% a 3.268,93 punti. L’Ftse Mib guadagna l’1,35% a 15.425 punti e l’Ibex di Madrid cresce dello 0,87% a 8.524,1 punti.

10.33 – Rendimento Btp a 2 anni sotto 4%

Continuano a migliorare le quotazioni dei titoli di Stato italiani a breve: il rendimento pagato dai Btp italiani a due anni è sceso sotto il 4% per la prima volta da settembre. Lo spread pagato dai titoli biennali italiani rispetto a quelli tedeschi viaggia sotto i 400 punti base.

09.10 – Avvio positivo per i listini europei

Avvio in rialzo anche per tutte le altre borse europee, che confermano il tono positivo della seduta di ieri nonostante il downgrade dei paesi dell’Eurozona deciso da Standard and Poor’s la scorsa settimana. L’Ftse 100 a Londra sale dell’1,01% a 5.714,79 punti, in rialzo dell’1,31% a 6.301,31 punti Francoforte. Positiva anche Parigi con il Cac 40 che guadagna l’1,07% a 3.260,24 punti. L’Ftse Mib guadagna l’1,22% a 15.414 punti e l’Ibex di Madrid cresce dello 0,94% a 8531,6 punti.

09.00 – Piazza Affari apre in ralzo (+1,3%)

Apertura in deciso rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che guadagna l’1,3% a 15.416 punti, mentre l’All Share cresce dell’1,19% a 16.227.

08.44 – Consob: “Indagare sulle agenzie di rating”

Sul downgrade dello scorso fine settimana da parte di S&P, parole dure da parte del presidente Consob Giuseppe Vegas, che in due interviste a Messaggero e Sole 24 Ore ha chiesto un cambio di rotta netto all’Europa, che “deve cancellare in frettale regole che citano il rating come parametro e punto di riferimento per le scelte degli investitori. Lo deve fare in fretta eliminandolo dalle normative comunitarie, dando trasparenza e mettendo in luce i conflitti di interesse. Le persone comuni, come dice Kipling, non devono invece perdere la testa quando tutti gli altri si agitano. Del resto, la perdita di credibilità delle agenzie di rating è sotto gli occhi di tutti”. Vegas, inoltre, ha rivelato che è stato chiesto all’Esma di “indagare” sulle modalità con cui venerdì Standard&Poor’s ha declassato nove Paesi europei: “La nostra impostazione di partenza – ha detto il presidente della Consob – è stata seguita” in quanto “le nuove procedure per le agenzie di rating sono partite dalle decisioni del commissario, Michel Barnier, e nostre prese in luglio”. Vegas ha messo nel mirino i conflitti di interesse. “Molte di queste società – ha spiegato – sono possedute da signori che hanno dei fondi, come Buffet o Vanguard”. Infine, il presidente della Consob ha ricordato che “l’Esma può comminare sanzioni che possono arrivare fino alla sospensione dell’agenzia”.

08.24 – Spread apre a 482 punti

Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si attesta sotto la soglia dei 490 punti, a 482 punti, a inizio seduta. Il rendimento si piazza al 6,61%.

08.00- Giappone prosegue acquisto bond europei

Il governo giapponese è pronto a proseguire gli acquisti di bond europei del Fondo salva-stati (Efsf), nonostante il declassamento del suo rating deciso da Standard & Poor’s. Lo ha reso noto il ministro delle finanze Jun Azumi, secondo cui la misura “non porterà immediatamente all’ erosione della nostra fiducia nei titoli Efsf”.

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