Sono arrivati a bordo di una vecchia imbarcazione, i centotrentadue immigrati sbarcati durante la notte a Bianco, sulla costa ionica reggina. Tra loro, anche quaranta bambini di varie età e diciannove donne. Hanno detto di essere partiti dalla Turchia e di essere di nazionalità turca e siriana e alcuni di etnia curda. Gli uomini del Commissariato di Polizia di Bovalino e i carabinieri di Bianco li hanno rintracciati intorno a mezzanotte. Le loro condizioni di salute sembrano buone, ma per alcuni è stato disposto il trasferimento in ospedale a scopo precauzionale. Allertate anche le associazioni di volontariato, che hanno accompagnato i migranti nel centro operativo misto di Bovalino per fornire loro una prima assistenza in attesa di una sistemazione migliore.

La notizia arriva dopo quella dell’incendio divampato ieri a Lampedusa dove, un gruppo di tunisini esasperati dal protrarsi della loro permanenza sull’isola, ha dato fuoco alla struttura di Contrada Imbriacola. Situazione tesa anche a Brindisi, dove una sessantina di immigrati è fuggita la notte scorsa dal centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Restinco, a Brindisi. Cinque esponenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti in modo lieve nel tentativo di bloccare l’evasione di massa.

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Lampedusa, migranti danno fuoco al Cie. Procura indaga su “incendio doloso”

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