Non parla di Libia e di immigrazione, ma della figura di Giovanni Paolo II, prossimo alla beatificazione, e delle preghiere di sua madre il presidente del Consiglio, intervistato dal Gr1. “La politica – dice il premier – può introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con tradizione cristiana: ed è quello che stiamo facendo adesso in Parlamento con la legge sulla bioetica”. Secondo Berlusconi il Parlamento non dovrebbe mai varare “nessuna legge contraria e negativa di questi valori”.

Berlusconi ovviamente non perde l’occasione di raccontare un aneddoto: “Gli incontri con il Papa erano direi tutti speciali, aveva una personalità rara, unica, era un uomo dall’intelligenza acuta”, ha detto il premier.    “L’incontro più toccante fu quello con mia madre”, ha poi aggiunto, “che durò molto, quasi mezz’ora. Egli ebbe la disponibilità di ascoltare la mia mamma che gli raccontò di me e alla fine lei gli chiese di prendermi sotto la sua protezione”.  Infine un passaggio dedicato allo spettro del Cavaliere per definizione: “Fu Wojtyla – dice -a dare una delle prime e decisive spallate al comunismo”.

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