Le elezioni sono vicine o la maggioranza continuerà a governare senza scossoni? La campagna acquisti andrà a buon fine o la fuoriuscita dei finiani assesterà il colpo di grazia a un governo che traballa? Il giorno dopo la rottura definitiva tra Berlusconi e Fini, abbiamo chiesto ad alcune delle nostre firme di provare a immaginare che succederà. C’è chi vede nella Lega il fattore determinante, chi sospetta che tra le tante metamorfosi di Fini, questa possa essere quella buona. Anche se nessuno è convinto che la sua sia una vera “ribellione morale”. Comunque vada, qualche certezza c’è. Che il Pd non è pronto a prendere il suo posto. E che le televisioni continueranno a rimanere nelle mani dell’attuale presidente del Consiglio. Al mercato della politica la campagna acquisti è cominciata. Berlusconi ha davanti mesi di lavoro sodo. Obiettivo: arrivare pronti al 14 dicembre. Quel giorno la Consulta deciderà sul legittimo impedimento. E a Berlusconi serviranno uomini pronti a votare uno scudo di riserva. Altro che Fini, è questa la sua pena.

Ecco gli interventi delle nove firme del nostro giornale. Come sempre, il dibattito è aperto nello spazio commenti di ogni articolo. Clicca e leggi:

MARCO TRAVAGLIO – GIANFRANCO PASQUINO – MAURIZIO VIROLI

PAOLO FLORES D’ARCAIS – OLIVIERO BEHA – BRUNO TINTI

PETER GOMEZ – NANDO DALLA CHIESA – LUCA TELESE

(da Il Fatto Quotidiano del 31 luglio 2010)

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