di Carlo Tecce

Il sottosegretario chiede di imbavagliare Annozero. Nicola Cosentino chiede l’immunità televisiva. Non prevista tra i benefici dei parlamentari. L’avvocato del sottosegretario scrive una lettera ai vertici Rai e all’Agcom per diffidare Annozero. Con tempistica perfetta e sospetta, anticipando persino l’Ansa di mercoledì e non di giovedì: l’imputato – il “referente dei Casalesi”, secondo il gip – pretende che i telespettatori siano all’oscuro delle sue disavventure con la giustizia. Michele Santoro dovrebbe ignorare Cosentino per evitare la “macelleria mediatica”. Non si può dettare il palinsesto alla Rai. Non ancora. Per la misura cautelare che pende sul coordinatore del Pdl, c’è la giunta sulle autorizzazioni della Camera. Per esprimere il gradimento sulla trasmissione, c’è soltanto il telecomando. E Annozero, stasera, parlerà di Cosentino, del sistema di potere, di Casal di Principe. Di una terra ammalata dalla camorra e difesa male (o per nulla) dalla politica.

da Il Fatto Quotidiano n°44 del 12 novembre2009

 

Articolo Precedente

Dal MinCulPop al MinCulBond

next
Articolo Successivo

Droga test, check-point in Parlamento

next