“L’opinione pubblica adesso è ben informata, ma è l’inerzia del Parlamento che ci preoccupa”. Lo dice Beppino Englaro a margine dell’incontro “Le scelte di fine vita nella legislazione italiana” organizzato a Milano dall’associazione Luca Coscioni. A più di otto anni dalla morte di Eluana Englaro in Italia non è stata ancora approvata una legge sul testamento biologico, nonostante la sensibilità della società si sia trasformata: “Io (nel 2009, ndr) ho trovato il deserto anche dentro l’opinione pubblica riguardo alla libertà e al diritto fondamentale di Eluana di autodeterminarsi”, dice Englaro. Lo stallo della politica viene sottolineato anche da Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby e co-presidene dell’associazione Luca Coscioni: “Le singole persone che stanno dentro al parlamento, non tutte ma molte, non riescono a mettersi nella condizione di pensare alle sofferenze delle persone che chiedono di poter scegliere per se stessi”.

Articolo Precedente

Biotestamento, l’imbarazzo delle onorevoli in maggioranza. De Biasi (Pd): “Ddl fermo? Dite pure che facciamo schifo, ma sono leggi combattute”

next
Articolo Successivo

Centro non vedenti Brescia contro la Regione Lombardia: “Tagli ai fondi, nuova gestione mette a rischio l’eccellenza”

next