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Referendum, anche i Masai a sostegno della riforma. Il comitato “Kenya per il Sì” ha trovato i suoi “guardiani”

L'iniziativa è stata promossa dall'imprenditore alberghiero Pasquale Tiritò, proprietario di un lussuoso resort a sud di Malindi
Referendum, anche i Masai a sostegno della riforma. Il comitato “Kenya per il Sì” ha trovato i suoi “guardiani”
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Il fronte del Sì al referendum ha trovato i suoi “guardiani”: i Masai. Con una serie di foto pubblicate sul proprio profilo Facebook, creato ad hoc all’inizio di ottobre, il comitato “Kenya per il Sì” ha ufficializzato la sua adesione alla battaglia per la riforma della Costituzione.

L’iniziativa è stata promossa da Pasquale Tiritò, imprenditore alberghiero proprietario di un lussuoso resort a sud di Malindi. Lui stesso si definisce “coordinatore del Kenya per il Sì”, e su Facebook spiega che il comitato “non vuole essere solo un supporto al cambiamento”. E nell’inaugurare la campagna per il “cambiamento fra gli Italiani all’Equatore”, promette: “Ci confronteremo volentieri con chi la pensa diversamente: ne avremo l’ occasione presto”.

Le popolazioni degli altipiani situati al confine tra Kenya e Somalia, dunque, posando davanti al manifesto in sostegno del ddl Boschi, hanno sciolto le loro riserve. Anche per i Masai, basta un Sì.

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