Fari a Led, matrix o full che siano, fanali che si orientano in curva seguendo i movimenti dello sterzo, riconoscono le altre auto o le diverse situazioni di guida… quella dell’illuminazione in campo automobilistico è una delle tecnologie più pubblicizzate e col maggior tasso di innovazione.

Basti pensare agli ultimi prodotti dell’industria “pesante” tedesca presentati al Salone di Parigi, come le esclusive Mercedes-Benz AMG GT e GT-R con proiettori (anabbaglianti e abbaglianti) Full LED adattativi o alla rinnovata Porsche Panamera con i suoi fanali a diodi luminosi. O anche le seconde generazioni di Audi A5 e Q5, dotate di proiettori con singoli LED indipendenti che armonizzano in tempo reale l’intensità dell’emissione di luce in base alla velocità e al tipo di percorso.

FARI LED AUDI R8

Pure le transalpine Peugeot 3008 e 5008 (con fanali a LED) e Renault Clio che vanta i proiettori con questa tecnologia. Una tecnologia italiana, made by Magneti Marelli. Esatto, quella che viene spacciata per avanguardia teutonica/transalpina è componentistica ideata tra Corbetta (MI) e Rutlingen (Germania), dove hanno sede rispettivamente l’azienda di proprietà di FCA (MM fornisce a questi modelli Audi anche i quadri strumento, con elementi sia analogici che digitali) e la sua divisione Automotive Lighting. E quali modelli non equipaggiano ancora i proiettori anabbaglianti ed abbaglianti a LED? Proprio quelli del gruppo italo-americano, che non li prevede nemmeno sulle Ferrari più esclusive. Paradossi.

Da qualche tempo inoltre FCA pensa di cedere, almeno in parte, la sua controllata ai coreani di Samsung, desiderosi di allargare il loro business all’automotive. MM rimane un asset fondamentale per il sodalizio italo-americano: conta 40.500 addetti, 89 unità produttive, 12 centri di ricerca e sviluppo e 30 centri applicativi, ed è presente in 5 continenti e 19 Paesi. Nel 2015 ha registrato 7,2 miliardi di euro di fatturato.

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