Si chiama Gavin Long, era un ex sergente dei marine ed ha colpito il giorno del suo compleanno il killer di Baton Rouge, in Lousiana, che ieri ha assassinato tra genti di polizia, ferendo altre tre persone, finendo a sua volta ucciso dalle forze di sicurezza. Secondo il capo della polizia della Lousiana, l’uomo è stato l’unico a sparare, anche se nella notte gli investigatori hanno fermato altre due persone che sarebbero state coinvolte nella sparatoria: avevano attraversato il fiume Mississippi. L’attacco è avvenuto alle 8 e 40 del mattino, ora locale, a circa un chilometro dalla centrale di polizia: più di trenta i colpi esplosi. Uno degli agenti di polizia uccisi, tra l’altro,  è Montrell Jackson, 32enne di colore. Il sindaco di Baton Rouge, Kip Holden, ieri aveva  descritto l’attacco come una vera e propria “imboscata“.

Il killer, 29 anni di Kansas City, sul web si lamentava spesso per il trattamento degli afroamericani da parte della polizia su internet: nei giorni scorsi era stato a Dallas, dopo la strage dei cinque agenti. Sulla sua pagina facebook Long aveva di recente pubblicato due foto di bambini con la scritta “giustizia per tutti gli afroamericani”. L’ultimo post sul suo profilo twitter, invece, risale alle prime ore di domenica: “Solo perché ci si svegli ogni mattina non vuole dire che si è vivi. E solo perché si perde il corpo fisico non vuol dire essere morti”.

Long – secondo la stampa americana  – era affiliato ad un gruppo antigovernativo chiamato New Freedom Group. Secondo il racconto di alcuni testimoni al momento dell’agguato era vestito di nero, col volto coperto: è entrato in azione con un fucile d’assalto. Il veterano dei marine ha frequentato l’università dell’Alabama, ma ha lasciato prima di finire gli studi per un “viaggio spirituale in Africa”. Long ha parlato della sua esperienza nei Marine sul suo sito: “In meno di tre anni ho raggiunto il livello di sergente, come uno dei marine più preparati fisicamente e disciplinati. Durante i cinque anni nei Marine sono stato in Giappone e in Iraq”.

In un video pubblicato su youtube il 10 luglio con il nome di Cosmo Setepenra paragonava l’oppressione degli afroamericani agli sforzi degli americani rivoluzionari. Le informazioni pubbliche indicano che il sito convoswithcosmo.club è stato registrato lo scorso aprile da Gavin Long, con il suo indirizzo, il suo numero di cellulare e l’indirizzo email usato da Cosmo Setepenra.

In una dichiarazione diffusa in diretta tv, il presidente Barack Obama ha alcune ore dopo affermato che “attacchi alla polizia sono attacchi a tutti noi”. “Niente – ha continuato il presidente – giustifica la violenza contro le forze dell’ordine: dobbiamo mettere fine a questa violenza senza senso”.  Dopo l’agguato è salita l’allerta tra gli agenti di Polizia in tutti gli Stati Uniti: rafforzata la sicurezza a Cleveland, dove si apre nelle prossime ore la convention repubblicana.

Ha sfruttato l’occasione per attaccare Obama, Donald Trump, il candidato replubblicano alla Casa Bianca: “Quanti agenti devono morire per mancanza di leadership? Chiediamo ordine“.  “Non c’è giustificazione – ha detto invece la sfidante democratica, Hilary Clinton – per la violenza, l’odio, per gli attacchi a coloro che mettono le loro vite in prima linea a servizio della comunità”.

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