Il mondo FQ

Formula 1, famiglia del pilota morto Jules Bianchi fa causa alla Fia e team Marussia. “Vogliamo la verità sull’incidente”

I legali hanno avviato un'azione legale nei confronti anche del gruppo Formula 1 presieduto da Bernie Ecclestone. Il padre Philippe: "La sensazione è che si sarebbe potuto evitare"
Formula 1, famiglia del pilota morto Jules Bianchi fa causa alla Fia e team Marussia. “Vogliamo la verità sull’incidente”
Icona dei commenti Commenti

“Cerchiamo giustizia per Jules, e vogliamo stabilire la verità sulle condizioni che hanno portato all’incidente di nostro figlio durante il Gran Premio del Giappone” ha dichiarato il padre Philippe.”Abbiamo tante domande senza risposta e la sensazione che l’incidente e la morte di Jules si sarebbe potuta evitare se non fossero stati commessi una serie di errori”.

Per questo motivo, i legali della famiglia hanno avviato un’azione legale nei confronti della Federazione internazionale dell’automobile (FIA), del gruppo Formula 1 (FOM) presieduto da Bernie Ecclestone e del team Marussia dove correva il pilota francese morto il 17 luglio 2015 dopo un lungo periodo in coma al Centro ospedaliero universitario di Nizza, conseguenza dello schianto avvenuto a Suzuka il 5 ottobre 2014. “Philippe e Christine, genitori di Jules, intendono ora avere delle risposte precise e vuole che si individui davvero chi ha sbagliato” ha dichiarato l’avvocato Julian Chamberlayne.

Commissione d’inchiesta FIA non accertò le cause – A seguito dell’incidente mortale, una commissione creata ad hoc dalla Federazione redasse un rapporto di 396 pagine per appurarne le cause, dove si afferma che Bianchi “non rallentò a sufficienza per evitare la perdita di controllo” della vettura. “Il rapporto d’inchiesta contiene numerose raccomandazioni per migliorare la sicurezza nella Formula 1 ma – precisa l’avvocato della famiglia di Jules – non identifica gli errori che sono costati la vita al pilota”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione