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Casamonica, i familiari del Re di Roma: “Giudica Dio non la politica. Il prossimo funerale sarà ancora più sfarzoso”

I parenti di Vittorio Casamonica hanno incontrato i giornalisti, proprio di fronte alla chiesa di san Giovanni Bosco, dove ieri sono stati celebrati i sontuosi funerali del patriarca: "Perché i politici parlano e infangano il nostro nome? La mafia è dentro la politica"
Casamonica, i familiari del Re di Roma: “Giudica Dio non la politica. Il prossimo funerale sarà ancora più sfarzoso”
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Il funerale di Vittorio Casamonica?  “Gli piacevano tanto le feste non volevamo fare una cosa di pianto”. Il pedigree criminale del caro estinto? “Era una brava persona, conosciutissimo perché lui comprava e vendeva auto“. Il messaggio lanciato alla città proprio alla vigilia del maxi processo a Mafia capitale? “Ma quale messaggio, ma a chi abbiamo dato fastidio? È la nostra cultura”. Il prossimo funerale di un Casamonica: “Sarà ancora più sfarzoso“. A 24 ore dai funerali che hanno imbarazzato un’intera nazione agli occhi del mondo, va in onda l’autodifesa del clan Casamonica, finito nell’occhio del ciclone per le esequie da film Hollywoodiano dello “zio Vittorio”, uno dei maggiorenti della famiglia, già esattore della Banda della Magliana. Vittorio Casamonica è stato sepolto al Verano nella tomba degli Spada (la famiglia che spadroneggia a Ostia controllando praticamente tutte le attività criminali e con cui i Casamonica sono imparentati) che si trova nella zona più nobile e antica del cimitero monumentale di Roma.

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I familiari del Vittorio Casamonica hanno incontrato i giornalisti , proprio di fronte alla chiesa di san Giovanni Bosco, dove ieri sono stati celebrati i sontuosi funerali del patriarca,  celebrato come un capo di Stato a colpi di elicottero che lanciava petali di rosa e carrozze trainate dai cavalli. “Ma a chi abbiamo dato fastidio? È la nostra cultura”, dice Luciano Casamonica, nipote dello zio Vittorio. “Noi siamo venuti qui con un defunto – continua Luciano Casamonica– La Chiesa accoglie tutti: quando se ne va qualcuno soltanto Dio giudica, non la politica”.

E i cartelloni affissi sui muri della chiesa con lo zio in abiti papali, intitolati al Re di Roma? ” Nel gergo nostro, nella nostra cultura significa che per noi è un re, il nostro re di Roma. Non era un affronto alla città. Roma è di tutti. Noi non siamo mafiosi e Vittorio non era un boss”. Poi arriva la difesa dello zio appena scomparso. “Dicono che era un boss, ma la mafia è tutta un’altra cosa. Noi sapevamo che doveva morire e abbiamo fatto di tutto per accontentarlo: gli piacevano tanto le feste non volevamo fare una cosa di pianto. È usanza, sono anni che quando muore uno dei nostri vecchi si usano le carrozze e i cavalli”. Quindi arriva l’affondo: “Perché i politici parlano e infangano il nome dei Casamonica? I politici cosa vogliono dai Casamonica? Nostro zio non era un boss era una brava persona. Noi siamo stufi. La mafia è dentro la politica”.

Nel frattempo emergono particolari sull’organizzazione del funerale di Vittorio Casamonica. “Il cocchio di ieri è la stessa carrozza funebre che abbiamo utilizzato al funerale di Totò”, dice il titolare dell’agenzia funebre Cesarano che ha affittato il carro funebre con sei cavalli neri all’agenzia di Roma Eurocof. “Abbiamo fornito noi alla famiglia Casamonica la Rolls Royce, il feretro, il copribara e quattro uomini”, ha invece spiegato l’agenzia funebre romana Azeta. L’azienda appartiene ad alcuni parenti della famiglia Toffa, titolare di un’altra agenzia funebre, i cui titolari sono stati arrestati a fine luglio nell’ambito dell’inchiesta su un giro d’affari criminale che ha coinvolto l’ospedale romano Sant’Andrea.

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