Caro George,

mi dicono che al posto della tua andatura dinoccolata e sorniona ci sono le efficientissime frecce tricolori che volano nel cielo d’Italia. Però, caro George, io scrivo a te. Intanto perché mi sei sempre stato simpatico, con quelle tue due battute in italiano stentato. E poi, sai mai che a parlare con le frecce tricolori quelle si offendono e mi bombardano. Le hai viste, no, George? Quelle hanno fibra. E che fibra, ribaltano il mare e il cielo. E poi, George, ormai ho parlato con tutti. Con Michele da Tirana, con Vittorio (con lui abbiamo solo chattato, lo ammetto), con Alessandro ancora per telefono.

Caro George, scrivo a te perché ho un problemino da niente con i tuoi amici di Fastweb (siete ancora amici, vero?). Pensa che invece di sfrecciare nel mio cielo con una connessione ultraveloce, dopo 50 giorni ancora non mi hanno nemmeno attaccato la linea. Io già mi vedevo, cinto da una nuvola tricolore intento a scaricare di tutto (legalmente, George, per chi mi hai preso?) alla velocità della luce. George, c’è chi naviga e chi vola. Lo sapevi? Beh, io odio volare, mi ha sempre fatto terrore, ma almeno navigare, anche a remi, quello mi piacerebbe.

E infatti il 2 dicembre mi sono imbarcato, caro George. L’ho fatto, ho messo su fibra e mi sono deciso a navigare con Fastweb. Sapessi quanto ero contento. Immagina. Puoi? Ecco, ora puoi smettere. Perché le frecce non sono mai arrivate. Né fast né slow. E nemmeno web.

E comunque, caro George, mica è andato tutto male. Pensa che dopo pochissimo mi hanno mandato tutti i documenti per firmare il contratto. Velocissimi. E io il contratto l’ho pure firmato. E dopo soli 15 giorni mi hanno avvertito che sarebbero venuti i tecnici. E poi i tecnici sono venuti, sai?

Solo che poi i tecnici mi hanno anche detto che qualcuno molto intelligente aveva attivato la cabina sbagliata. Immagina: invece dell’armadio X con il cassetto Y, l’armadio Y con il cassetto X, quello di qualcun altro. E che dovevano fare la segnalazione a Telecom, perché la cabina è di Telecom, mica di Fastweb, sai? E poi Telecom doveva fare la segnalazione a Fastweb.

C’è una procedura per tutto George! Non sbagliamo! E infatti, mi hanno detto i tecnici, che non sono né Telecom né Fastweb, la procedura dice che loro non vengono pagati per l’uscita perché non hanno attivato un bel niente. Immagina, puoi, George? Fallo tu, perché io se ci ripenso mi incazzo di nuovo.

E comunque, George, ancora 48 ore e mi fanno sapere. Me lo ha detto Michele, quello di Tirana. Per essere sicuro mi ha passato anche l’ufficio tecnico. Che però non ha risposto, mi ha buttato giù. Allora ho chiamato di nuovo e al posto di Michele a Tirana c’era un’altra signorina. Gentile, anche lei, infatti mi ha voluto passare l’ufficio tecnico. E poi ha buttato giù.

E allora ho fatto chiamare mia moglie, sai George. Ma anche a lei hanno buttato giù tre o 4 volte. Ah, ma alla fine ci ho parlato con l’ufficio tecnico di Tirana. Mi hanno detto che la mia segnalazione era stata inoltrata e avrei ricevuto notizie in 48 ore. Solo che poi ne sono passate 72 e ho chiamato di nuovo e me ne hanno chieste altre 48. E allora mi sono sentito un po’ preso in giro, sai? Una presa in giro tricolore volante, con il mare al posto del cielo e molta fibra. Forse crusca? Comunque sempre una presa in giro.

E allora sono andato su Facebook (dal lavoro George, da casa mica potevo) e con tutta la fibra che avevo in corpo mi sono messo a urlare nel mondo virtuale che mi sentivo preso in giro. E’ stato lì che ho conosciuto Vittorio e Alessandro. Vittorio, molto gentilmente, mi ha scritto che mi avrebbero contattato entro 48 ore. Stavo per bestemmiare quando mi ha chiamato Alessandro, che di mestiere si occupa dell’area social, mica della mia connessione. E Alessandro è stato molto gentile e mi ha detto che l’ufficio tecnico si era sbagliato: del mio problema nessuna traccia. Perché, immagina, George, puoi? Telecom non aveva mai avvertito Fastweb che mi avevano attaccato la cabina sbagliata. Non gli avevano telefonato. E credo che loro il telefono lo abbiano.

Comunque Alessandro è stato gentile, sai. Mi ha detto che entro 48 ore mi avrebbero fatto sapere, sai George. E allora qualche vaffa l’ho detto, George, lo ammetto. Ma poi è andato tutto come doveva: sono passate 72 ore e non è successo niente.

George, fammi un favore: scrivigli tu a Fastweb. Tu ce l’hai Internet veloce, vero? Scrivigli tu e digli che se non mi fanno avere Internet gli faccio fare causa da Amal. Scrivigli tu, George: “Cara fastweb, sono il tuo amico George, fai qualcosa per Fabio”. Dai, George, ti prego. Se lo fai giuro che ti offro un caffè con la moka.

Aggiornamento delle ore 18:25

Caro George, sei stato bravissimo. Mi hanno chiamato da Fastweb per dirmi che hanno già attivato la cabina giusta e che in pochi giorni avrò finalmente la connessione.

Quel che è giusto è giusto: caro George il caffè lo pago io.

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