L’hanno chiamata Mafia Capitale. Gli inquirenti parlano di una “organizzazione criminale di stampo mafioso operante nel territorio della città di Roma, la quale si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne derivano per commettere delitti e per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici“. Una “organizzazione criminale” i cui contorni si sovrappongono e si confondono con quelli del cerchio magico che tra il 2008 e il 2013 ha amministrato la Capitale. L’humus è quello della destra e dell’estrema destra capitoline e i nomi sono sempre gli stessi, appartengono al sistema solare che ruota attorno a Gianni Alemanno: una lunga serie di volti e nomi già noti alle cronache, legati all’ex sindaco e che da anni si spartisce il potere a Roma.

L’eco di Parentopoli risuona ancora nei palazzi romani, così come quello del suo deus ex machina. Nell’ambiente lo chiamano “Tanca”: Franco Panzironi è stato amministratore delegato dell’Ama, l’Azienda municipale per l’ambiente di Roma, dal 5 agosto 2008 a 4 agosto 2011 ed è stato rinviato a giudizio il 7 dicembre 2012 con altre 7 persone per oltre 841 assunzioni irregolari avvenuto presso l’azienda per lo smaltimento dei rifiuti del comune di Roma tra il 2008 e il 2009. Nell’operazione “Mondo di mezzo” figura tra gli arrestati cui gli inquirenti contestano il 416 bis. Secondo i pm, il suo ruolo sarebbe stato quello fare da ponte con l’Ama e con tutti gli appalti assegnati dall’azienda romana dei rifiuti.

Lo stesso reati contestato a Riccardo Mancini. Appartenente alla cerchia più stretta della cerchia di Alemanno, da sempre legato all’estrema destra romana e in particolare a quella dell’Eur, da amminstratore delegato di Eur Spa è stato rinviato a giudizio il 24 ottobre  per una presunta mazzetta da 600mila euro versata da Breda Menarinibus (Gruppo Finmeccanica) per aggiudicarsi la fornitura di 45 filobus bus al Comune di Roma. Arrestato il 25 marzo 2013, Mancini nel maggio successivo ”ha provveduto a restituire alla persona offesa, Breda Menarini Bus, la somma di 80 mila euro – della quale aveva ammesso la indebita percezione”, scriveva il gip Stefano Aprile il 10 maggio 2013 nell’ordinanza che concedeva all’ex ad dell’Ente Eur gli arresti domiciliari, e il 3 luglio tornava libero dopo 90 giorni trascorsi tra il carcere e i domiciliari nella sua villa di Sabaudia.

Appendice fisica di Mancini è Carlo Pucci, ex ristoratore, assistente personale dell’onorevole Vincenzo Piso (oggi Ncd) tra il 1997 e il 2010, che con l’arrivo dell’amico a Eur Spa diventa prima “Direttore commerciale e valorizzazioni immobiliari” dell’ente  e dal 24 ottobre 2014 – si legge sul suo curriculum pubblicato sul sito dell’ente- viene promosso a “Direttore progetti speciali e servizi interni”. Secondo gli inquirenti, in compagnia di Panzironi Pucci fornisce “uno stabile contributo per l’aggiudicazione di appalti pubblici e per lo sblocco di pagamenti in favore delle imprese riconducibili all’associazione”.

Un cerchio che si allarga anche alle fila di quelli che sui banchi del consiglio comunale e del consiglio regionale sono gli avversari politici, ma che al di fuori del palazzo diventano amici. Perché tra le oltre 100 persone iscritte nel registro degli indagati dagli inquirenti romani figurano anche due consiglieri della Pisana: Luca Gramazio capogruppo in Regione per Forza Italia, ed Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd ed ex presidente romano dei democratici: i loro uffici sono stati oggetto di perquisizione questa mattina. Ma i militari del Ros sono entrati questa mattina in Campidoglio per perquisire l’ufficio di Mirko Coratti (Pd), attuale presidente dell’Assemblea capitolina. Rapporti trasversali che vanno oltre l’appartenenza politica: tra gli arrestati c’è anche Luca Odevaine, oggi già capo della polizia provinciale e vice capo della segreteria del sindaco Walter Veltroni. Ma il perno del sistema, secondo i pm, sarebbe Salvatore Buzzi, numero uno della cooperativa “29 giugno”, appartenente all’universo Legacoop.

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