Dopo giorni Genova si sveglia per la prima volta senza nuovi danni e lo stato di allerta 2 – cioè di “elevata pericolosità per l’incolumità delle persone e dei beni” – è cessato a mezzanotte. Non è così a Parma dove, nonostante sia cessato l’allarme meteo, la situazione è “molto peggio del previsto a causa del molto fango. Oggi ne esce una città ferita e debole a questo tipo di eventi, mai vista in 40 anni acqua a barriera Bixio“. Il sindaco della città emiliana Federico Pizzarotti scrive nella notte su Facebook, postando le immagini dell’area colpita, delle zone presidiate dalle forze dell’ordine e di quelle di intervento. Lunedì 13 ottobre, dopo Genova, anche Parma è stata pesantemente colpita dal maltempo, dove è crollato un ponte pedonale ed è esondato il torrente Baganza. Vicino a via Po, fango e acqua hanno raggiunto i piani bassi delle case ed è stato evacuato l’ospedale delle Piccole figlie

Il sindaco poi annuncia che alle 7 “si ricomincia per organizzare le squadre per la pulizia delle strade” e in un post precedente, sempre nella notte, sottolinea che “la cassa di espansione sul Baganza dovrà diventare una priorità per evitare il ripetersi di questi eventi. I danni penso saranno più del costo dell’opera. Da domani (14 ottobre, ndr) inizieremo a quantificare l’impatto e ad organizzare le procedure per richiedere finanziamenti e catastrofe naturale“. Pizzarotti si dice inoltre “colpito dalla sofferenza delle persone che hanno avuto molti danni e che sono ancora senza luce. Questi eventi, in poche ore una quantità d’acqua equivalente a mesi, devono essere sempre più previsti e gestiti”.

La città è ancora in piena emergenza: telefoni bloccati, strade chiuse, cantine allagate e tanti danni ancora da quantificare. Il Comune ha i telefoni completamente isolati, pertanto non risponde il centralino e non può rispondere la centrale della polizia municipale. Problemi analoghi in altre aree della regione, soprattutto nel Piacentino e a Reggio Emilia. Funziona invece regolarmente la stazione ferroviaria, compresi i viali Falcone e Borsellino. Il nuovo ponte a nord, Ponte Europa, è percorribile con l’obbligo di svolta a sinistra verso l’autostrada, in quanto si sta provvedendo alla ripulitura del sottopasso di via Europa – Ponte delle Nazioni. In questa fase, i soccorritori rispondono in via prioritaria alle emergenze di tipo sanitario, stanno per entrare in azione le idrovore e gli altri mezzi d’opera per liberare dall’acqua anche gli spazi privati allagati.

Genova – Le scuole restano chiuse ancora oggi, martedì 14 ottobre. Chiusi anche i cimiteri Staglieno, Castagna e Torbella, il museo di Storia Naturale, il sottopasso di piazza Montano e il “Rizzoglio” di Cornigliano. Otre duecento le persone in questi giorni hanno dovuto abbandonare le proprie case nella città e uno dei nuclei più numerosi arriva da via delle Tofane nel quartiere popolare di Rivarolo.

Video di Simone Bauducco

Piemonte – Non piove più in provincia di Alessandria, colpita lunedì 13 ottobre da una violenta ondata di maltempo, ma resta alta l’allerta per il rischio frane. Le idrovore hanno lavorato tutta la notte per liberare strade ed edifici allagati ed oggi i tecnici della Provincia, accompagnati dai geologi della Regione Piemonte e dai vigili del fuoco, effettueranno i sopralluoghi necessari per la prima stima dei danni.

“Abbiamo chiesto alla Regione di chiedere lo stato di calamità, sono indispensabili nuove risorse”, afferma Rocchino Muliere, sindaco di Novi Ligure. Nelle zone più colpite oggi le scuole resteranno chiuse, così come non sono andati a scuola nel capoluogo gli alunni delle superiori e gli universitari. 

Articolo Precedente

Milano, da 50 anni la scuola di Quarto Oggiaro primo avamposto di legalità

next
Articolo Successivo

Genova sott’acqua: colpa dei comunisti!

next