“Penso che il ricorso allo strumento dello sciopero da parte dei dipendenti della Rai sia legittimo nel metodo e assolutamente motivato“. Con queste parole Roberto Fico, deputato M5S e presidente della commissione di Vigilanza della Rai, dà la sua approvazione alla manifestazione organizzata dai dipendenti del servizio pubblico per il prossimo 11 giugno. Fico non esclude nemmeno la partecipazione di una delegazione del Movimento 5 Stelle alla protesta: “Potrebbe anche essere che qualche nostro deputato partecipi alla manifestazione, per ora non abbiamo pensato ad una eventuale rappresentanza ufficiale”.  Il deputato M5S si dichiara totalmente in disaccordo con il taglio di 150 milioni di euro previsto dal decreto Irpef e annunciato dal commissario Carlo Cottarelli lo scorso marzo: “Questo intervento del governo incardina ancora di più la politica nella Rai: portar via 150 milioni dal bilancio a metà anno rende la Rai ancora più subordinata alla politica, la mette in condizione di chiedere di essere salvata”.

Poi ha continuato: “I cittadini che hanno pagato il canone 2014 non risparmieranno un euro, qui si tratta solo di un mancato trasferimento di 150 milioni, per di più a metà esercizio, con gli effetti che già si vedono. Quando abbiamo sentito da Gubitosi  (dg della Rai, ndr) il Piano Industriale 2013-2015, non c’era alcuna ipotesi di cessione di quote di Rai Way e quelle era la visione strategica del dg fino al 2015. Ora, nel momento in cui si deve fare cassa per ‘coprire’ quei 150 milioni in meno spunta la cessione di una quota minoritaria di Rai Way. Insomma, si svende”. Secondo Fico, “vendere parte di Rai Way è la soluzione peggiore che il governo potesse suggerire”. Per uscire da questa situazione è preferibile “un progetto almeno triennale: la Rai deve cambiare, si deve trasformare e deve anche risparmiare. Anzitutto dobbiamo assolutamente ridurre gli appalti esterni e tornare a valorizzare le risorse interne”, ha aggiunto. 

L’esponente del M5S ha detto la sua anche sul tema dell’informazione: “Il numero di testate giornalistiche è eccessivo, vanno ridotte e dobbiamo ripensare anche Rai News, che realizza una share bassissima“. Poi propone una soluzione: “Le testate giornalistiche della Rai le porterei a tre, regionale, nazionale, internazionale”. 

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